Federconsumatori Emilia Romagna, attiva nella tutela dei pazienti vittime di cattive pratiche mediche e sanitarie, è fortemente preoccupata per i contenuti del DDL n.224“disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitari” approvato il 29 gennaio scorso perché lesivo dei diritti del paziente ad ottenere giustizia in caso di cattive pratiche mediche e sanitarie.
Per questo motivo il Presidente regionale Marcello Santarelli ha scritto e inviato una lettera a tutti i parlamentari emiliano-romagnoli per chiedere un impegno, nei prossimi passaggi parlamentari, a reintrodurre maggiore equilibrio tra le figure professionali mediche e i cittadini pazienti.
A giudizio di Federconsumatori Emilia Romagna il DDL apre la strada ad importanti modifiche alla responsabilità del medico sia da un punto di vista penale, poiché il medico non sarà più responsabile neppure per colpa grave se rispetta le linee guida, sia dal punto di vista civile, prevedendosi la natura extracontrattuale della responsabilità dei medici non liberi professionisti, con conseguente inversione dell’onere della prova e dimezzato del termine di prescrizione. La responsabilità extracontrattuale è estesa anche ai medici di famiglia e alle strutture socio sanitarie. Si prevede, inoltre, che l’Istituto Superiore di Sanità avrà un ruolo importante nell’elaborazione delle linee guida.
Per Federconsumatori non mancano elementi positivi: quali l’azione diretta del soggetto danneggiato nei confronti dell’Assicurazione, il tentativo obbligatorio di conciliazione ex art. 696 bis cpc, anziché la mediazione obbligatoria che spesso non porta a risultati positivi per il paziente, l’istituzione di un fondo di garanzia per le vittime di malasanità.
Tuttavia ci sono anche diversi aspetti che incontrano la contrarietà di Federconsumatori: in particolare il dimezzamento dei termini di prescrizione, la limitazione della quantificazione del danno, l’inversione dell’onere della prova nel caso in cui il cittadino ritenga di dover chiamare in causa non solo la struttura sanitaria, ma anche il professionista, poiché in questo caso tale onere incomberebbe sul paziente. Si tratta di aspetti dirimenti che rischiano di recare forte squilibrio a svantaggio dei pazienti.
Federconsumatori chiede pertanto ai parlamentari di valutare attentamente le conseguenze per i cittadini del provvedimento approvato alla Camera affinché si possa dare tutela, assistenza e un equo risarcimento ai cittadini danneggiati da malpractice sanitaria e chiede che nei prossimi passaggi parlamentari vengano introdotte modifiche che ripristinino il diritto alla giustizia per i pazienti.