In merito agli articoli di stampa usciti in questi giorni sui servizi di guardiania dell’Alma Mater si precisa che l’Ateneo ha semplicemente deciso di estendere un servizio già in essere da tempo relativo alla sorveglianza di alcuni edifici che ospitano uffici dell’Amministrazione. La decisione di estendere il servizio già attivo nei complessi di via Belmeloro è dovuta al fatto che sono stati segnalati alcuni episodi di microcriminalità (piccoli furti, armadi aperti) in diversi uffici. Questa iniziativa non ha assolutamente nulla a che vedere con quelle messe in atto per la protezione al prof. Panebianco, né con le iniziative in programma per la riqualificazione di via Zamboni.  L’Ateneo non intende in alcun modo provvedere autonomamente alla propria sicurezza, al contrario intende ribadire che esiste un saldo e collaborativo rapporto con le forze dell’ordine.

 

 

 

 

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