“Ci auguriamo che siano ristabilite condizioni di chiarezza all’interno e intorno ad un Ente che in queste settimane è stato segnato da tensioni e da prese di posizione che in modo manifesto rivelano intolleranza rispetto alle regole della democrazia”. E’ il commento di Agrinsieme Reggio Emilia (il coordinamento costituito da Cia, Confagricoltura, Copagri, Confcooperative e Legacoop) a fronte della nomina del Commissario da parte della Regione Emilia-Romagna per il Consorzio di bonifica Emilia Centrale. Si tratta di un funzionario della Regione (Franco Zambelli) di elevata professionalità ed esperto del settore, che potrà garantire la piena funzionalità del consorzio, con il contributo della Consulta, sempre nominata dalla Regione, in rappresentanza dei consorziati. Auguriamo quindi buon lavoro ad Antonio Senza, Daniele Elefanti, Alberto Lasagni, Tiziano Pattacini, Anna Maria Campeol, Stefano Cavatorti, Nerino Gallerani. “La piena funzionalità è la nostra prima preoccupazione nei confronti delle migliaia di consorziati”, ribadisce Agrinsieme “da parte nostra infatti erano stati indicati, a differenza della controparte, i nominativi dei rappresentanti nella Consulta come richiesto dalla Regione: ancora un esempio di disponibilità a collaborare e non a pretendere”.

“L’affidamento a Vito Zincani – aggiunge Agrinsieme -, già Capo della Procura della Repubblica di Modena, del compito di far chiarezza sul risultato elettorale scaturito dalle urne chiuse lo scorso 13 dicembre, ci appare significativo della gravità di quanto alcuni nostri rappresentanti avevano fin dall’inizio denunciato con il primo ricorso. Questa ulteriore verifica ci auguriamo rappresenti l’occasione di far uscire la verità rispetto alle irregolarità riscontrate nel voto e metta in chiaro le responsabilità dei comportamenti non corretti”.

“Rispetto alle provocazioni tentate nei giorni scorsi da chi si è autonominato rappresentante di una parte del mondo agricolo e che protrae senza soluzione di continuità a sua volta un regime di commissariamento di un’organizzazione in cui la democrazia interna è stata sospesa, evidentemente in favore di interessi estranei rispetto ai suoi associati, teniamo ad affermare che da parte nostra non c’è alcuna paura della verità, dato che proprio nostri esponenti hanno presentato i primi reclami, non abbiamo cercato di chiudere la partita con accordi sottobanco, non abbiamo cercato di portare dalla nostra eletti della lista concorrente, non temiamo i ricorsi alla magistratura, che non sono necessariamente un’esclusiva di una parte”.

“Lascia perplessi – aggiunge Agrinsieme – che di fronte a centinaia di casi di irregolarità emerse nei controlli di un organismo che non era di parte ed in cui la nostra controparte era rappresentata ai massimi livelli, questa chiuda gli occhi e parli di meri errori materiali, dimostrando uno strano senso della legalità e della correttezza.  A maggior ragione quindi, è bene che la giustizia faccia il suo corso”.

“Nell’augurare buon lavoro ai nominati nel Consorzio – conclude Agrinsieme Reggio – ci aspettiamo che si arrivi a nuove elezioni con le massime garanzie di piena legalità e correttezza”.

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