Con riferimento ai recenti abbattimenti di alberi effettuati sul torrente Fossa in Comune di Fiorano, ci preme ribadire ancora una volta la nostra contrarietà a interventi non selettivi che comportano l’eliminazione totale della vegetazione ripariale con gravi conseguenze naturalistiche e la modifica radicale del paesaggio – scrive in una nota il Circolo Legambiente Chico Mendes di Formigine -.

Riteniamo che sia possibile e indispensabile un maggiore equilibrio tra la sacrosanta esigenza di sicurezza idraulica e la tutela della biodiversità, ricordando che i corsi d’acqua costituiscono fondamentali corridoi ecologici da preservare.

Se per motivazioni di sicurezza idraulica si devono effettuare abbattimenti è indispensabile che questi vengano limitati solamente agli alberi effettivamente pericolosi, che dovrebbero essere preventivamente e puntualmente censiti e identificati.

Siamo convinti che affidare i lavori ad aziende pagandole attraverso la legna degli alberi abbattuti sia una scelta sbagliata ed inaccettabile, in quanto di fatto costituisce indirettamente un incentivo ad abbattere anziché a preservare quanto più possibile la vegetazione.

Crediamo sia più saggio intervenire sui corsi d’acqua con interventi di manutenzione ordinaria costanti e puntuali nel corso dell’anno, anziché aspettare molti anni e poi intervenire con abbattimenti drastici e indiscriminati.

Riteniamo inoltre che gli interventi dovrebbero essere programmati in periodi differenti, in quanto in primavera hanno un pesante impatto sulla fauna selvatica (in particolare sulla nidificazione degli uccelli).

Anche se la competenza di questi interventi è in capo alla Regione, riteniamo che i Comuni interessati dovrebbero avere un ruolo più attivo di proposta e verifica delle prescrizioni, in quanto oltre alla sicurezza idraulica è in gioco anche la tutela della biodiversità e del paesaggio, che sono “beni comuni” di tutti i cittadini.

Dispiace constatare che le proteste e le richieste di diverse modalità di intervento inviate in più occasioni anche dalla nostra Associazione – l’ultimo dei quali la scorsa primavera in occasione di interventi analoghi nei comuni limitrofi – sono finora rimasti inascoltati.

Speriamo vivamente – conclude Legambiente – di non dover più commentare abbattimenti eseguiti in questo modo e che si arrivi finalmente a pianificare e gestire i futuri interventi sui corsi d’acqua in modo più sostenibile e selettivo”.

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