Dall’incontro di lunedì in Regione i vertici del gruppo Fca (Fiat-Chrysler) non hanno fornito rassicurazione in merito alla sorte dello stabilimento modenese della Maserari, è stato ribadito che ancora “nessuna decisione è stata presa, né in un senso né nell’altro, sul permanere a Modena della produzione di almeno un modello di Maserati, con una produzione di nicchia”.
E l’nnesimo vertice – che segue gli incontri di inizio aprile – non fornisce ulteriori novità rispetto a quanto dichiarato dall’ad Sergio Marchionne nell’incontro di Torino del 16 marzo scorso.
Quando è stato annunciato lo stop alla produzione dal 2017 dei modelli Gran Cabrio e Gran Turismo , con l’unico modello dell‘Alfa Romeo 4C che uscirà dalle linee di produzione, una scelta che non risulterebbe sufficiente a garantire l’occupazione di tutti gli operai e, secondo le prime stime , gli esuberi potrebbero toccare quota 120 (ovvero: 105 operai e 15 impiegati, su 300 posti in tutto) con relativo impatto sull’indotto e incertezza per gli stessi lavoratori che rimarranno in fabbrica.
“Come sindacato Ugl ci siamo attivati da subito e ai massimi livelli, il nostro punto fermo è salvaguardare i posti di lavoro ed anche la produzione, considerendo che un marchio come quello della Maserati rappresenta una fetta della storia motoristica emiliana ed eredita la migliore tradizione di ricerca e sviluppo definendone un tratto distintivo riconosciuto a livello mondiale. Stiamo seguendo con molta attenzione la vicenda e nelle prossime occasioni di confronto – ammesso che si svolga l’ annunciato ed ennesimo faccia a faccia tra Bonaccini e l’azienda – faremo sentire la nostra voce con i vertici della Maserati. Siamo preoccupati per i 120 esuberi ma anche per gli stessi lavoratori che rimarranno in fabbrica , visto che si parla di trasferimento di addetti in Ferrari o in altri siti del gruppo ex Fiat, anche se di ufficiale non è stato ancora detto nulla”: dichiara il segretario regionale del sindacato Ugl Emilia-Romagna,Tullia Bevilacqua.
Nell’ultimo incontro azienda – sindacati del 6 aprile scorso per decidere le sorti dello stabilimento Maserati di Modena i segretari e delegati sindacali di categoria e fra loro anche la rappresentanza Ugl-metalmeccanici hanno ricordato unitariamente che: “in caso di risposte negative e qualora non fossero raggiunti gli obiettivi di piena occupazione e saturazione, le organizzazioni sindacali metteranno in campo tutte le iniziative, nessuna esclusa, per tutelare i lavoratori Maserati”.