“Il 2015 ha fatto registrare una ripresa nel settore immobiliare ma non è certo sufficiente a compensare la perdita registrata dal 2009 e questo pesa anche sulle imprese artigiane specializzate in lavori di costruzione:a Reggio Emilia sono 9.707 imprese artigiane nel comparto costruzioni con una perdita di 1.489 imprese dal 2009 al 2015 pari al -13,3% e -252 nel periodo 2014-2015 pari a -2,5%, sostanzialmente in linea con il calo a livello regionale. Il valore aggiunto prodotto dalle imprese di costruzione in provincia di Reggio Emilia, in questo caso tra il 2008 e il 2013, ha raggiunto un -35% passando dai 1.107 milioni del 2008 ai 720 del 2013, con una calo di 387,2 milioni di euro “Questa dimensione di perdita del valore di produzione, di numero di imprese e di occupati, in un settore come le costruzioni, pur segnando un rallentamento del trend negativo ed alcuni timidi segnali di inversione della tendenza, da l’idea dell’impoverimento diffuso che la crisi ha generato in questi anni sul nostro territorio”. Così il presidente di Lapam Confartigianato Comparto Costruzioni, Roberto Ferrari commenta i dati dell’analisi del Centro Studi di Confartigianato Lapam. Tra il 2009 e il 2015 anni hanno chiuso i battenti ben 4.783 imprese artigiane, con un calo del -9,4%, superiore alla media italiana a -8,1%, che pone l’Emilia Romagna al 9° posto in Italia.
A gennaio 2016 la produzione nel comparto costruzioni ha registrato, rispetto al mese precedente, un calo dell’1,5%. In positivo l’andamento nella media del trimestre novembre 2015 – gennaio 2016 che ha registrato un aumento della produzione dell’1,9% rispetto al trimestre precedente. Il consuntivo del 2015 vede la produzione nelle Costruzioni segnare, al netto degli effetti di calendario, una flessione tendenziale dell’1,9% rispetto al 2014, la meno intensa registrata dal 2010 a oggi.
“Nelle Costruzioni assumono una specifica centralità le politiche di incentivazione della manutenzione degli immobili – continua Ferrari -. Nell’ultimo biennio le manovre di bilancio (Leggi di stabilità 2015 e 2016 ) hanno sostenuto l’ecobonus e le agevolazioni sulle ristrutturazioni mettendo a disposizione risorse nel triennio 2016-2018 pari a 2.332 milioni di euro, una media di 777 milioni all’anno equivalente allo 0,6% degli investimenti fissi lordi nelle Costruzioni”. Nel corso del 2015 si registrano ritenute d’acconto per 1.624 milioni di euro che sottendono spese per ristrutturazioni e per risparmio energetico sostenute dalle famiglie per 24.766 milioni di euro. “Questo è proprio il segno che quanto andiamo dicendo da anni sull’opportunità di rendere strutturale questa forma di incentivo è giusto – conclude il presidente Lapam Comparto Costruzioni – L’effetto volano per il settore e per il mercato interno è evidente”.