“Quanti sono i profughi o i richiedenti asilo presenti oggi a Sassuolo e quanti ne sono transitati fino ad ora? Quanti di questi, hanno visto riconosciuto lo status di rifugiato o il diritto di asilo e quanti no? Quanti sono quelli usciti dal programma di protezione e di accoglienza? Dove sono quelli che alla scadenza del periodo di accoglienza, e del programma di protezione, sono riconosciuti irregolari? Sono liberi di circolare sul territorio o sono stati rimpatriati? Quanti dei nuovi arrivi previsti dalla Prefettura nei prossimi mesi? Continueranno ad essere gestiti dalle coop o direttamente dai privati, alla luce dell’impossibilità degli attuali gestori di superare il numero delle 700 presenza a livello provinciale?”
“Domande – spiega Claudia Severi, Gruppo Consiliare FI – che ho posto direttamente alla giunta comunale che pur non occupandosi direttamente dell’accoglienza e della permanenza dei profughi, o sedicenti tali, sul nostro territorio, dovrebbe l’interesse, a sapere chi c’è e chi non c’è sul territorio e come vengono spese le migliaia di euro che ogni giorno garantiscono il mantenimento di decine di migranti sul nostro inviati sul territorio comunale.
E’ chiaro che di fronte a questo scenario diventa nodale conoscere la natura e l’entità dei controlli che vengono fatti per accertare la reale corrispondenza tra gli immigrati formalmente ospitati nelle strutture sul territorio comunale, e la spesa sostenuta per mantenerli a 33 euro a testa + iva al giorno. E inoltre se chi è uscito dal programma di accoglienza e magari non avrebbe diritto a rimanere oltre sul territorio, perchè irregolare, in realtà ci rimane. Ecco perché chiedo all’Amministrazione comunale, attraverso un’interrogazione mirata, se si è posta queste domande o se invece continuerà a minimizzare il problema, rappresentato da un numero sempre più alto di profughi, ma soprattutto dal fatto che diversi vengono poi riconosciuti irregolari dopo i dovuti controlli ed al termine del programma di accoglienza e protezione.
Il fatto che la gestione dei profughi e dell’accoglienza sul territorio sia decisa e coordinata dalla prefettura di Modena, non deve né può esimere il Comune dalla responsabilità di tenere un costante e trasparente monitoraggio su chi vive ed è presente ogni giorno sul nostro suolo. Dico questo nella consapevolezza che la trasparenza porta in sé non solo più sicurezza per tutti , ma anche più controllo e verifica su pericolose ma possibili derive di speculazione sull’accoglienza e sulle persone che ottengono ospitalità. Se ogni giorno, solo a Sassuolo, vengono spesi migliaia di euro pubblici per l’accoglienza, i cittadini hanno il diritto di sapere chi ottiene questi soldi, per chi e per quali servizi in cambio. Anche per evitare il rischio di speculazioni, che la cronaca conferma purtroppo ormai quotidianamente, insieme all’indiretto finanziamento di soggetti che non hanno ottenuto alcun diritto di rimanere o che possano essere potenzialmente pericolosi per la sicurezza pubblica.
Ho pertanto presentato una interrogazione – conclude Severi – per conoscere i numeri nonché i costi sociali di questa emergenza a Sassuolo, e per sapere se l’Amministrazione abbia o meno la consapevolezza ed il controllo sulla situazione in essere e, visto il previsto aumento dei richiedenti asilo in provincia di Modena, soprattutto per il futuro”.