MalagoliCarnevaliSantoroÈ stato firmato il contratto integrativo provinciale dell’Automobile Club d’Italia di Modena, il quinto in Italia per numero di soci (37.909), dopo Roma, Torino, Milano e Firenze.

«Attraverso la contrattazione integrativa si sono trovate le soluzioni più appropriate per il giusto riconoscimento della professionalità dei lavoratori – commentano Vincenzo Santoro (Fp-Cgil), Massimo Malagoli (Cisl Fp) e Marco Carnevali (Uil Fpl) – Gli accordi sottoscritti consentono di implementare le metodologie organizzative dei servizi anche avvalendosi di strumenti che, pur se innovativi, privilegiano il rapporto diretto con il cittadino-utente. All’Aci di Modena si conferma che le buone relazioni sindacali migliorano la qualità dei servizi pubblici».

I sindacati ricordano che nella nostra provincia l’Automobile Club è presente da novant’anni, i venti punti di servizio sono aperti sei giorni su sette, sono oltre 200 mila i contatti annui sul sito Internet e funzionano undici autoscuole. L’Aci collabora con le amministrazioni locali e associazioni sportive modenesi nell’organizzazione di gare, eventi, raduni ecc.

L’Automobile Club di Modena si è distinta anche nella sicurezza stradale con una campagna di comunicazione sociale dedicata in particolare ai giovani, condotta con strumenti multimediali e supporti quali il simulatore di guida e il kit di occhiali che simula scientificamente le condizioni di alterazione dovute all’abuso di alcol.

«Questa è la migliore risposta a chi considera la pubblica amministrazione non come una risorsa, ma come un peso. Adesso, però, dopo la firma dell’integrativo aziendale, diventa imprescindibile il rinnovo del contratto anche a livello nazionale. Ricordiamo, infatti, – concludono Vincenzo Santoro (Fp-Cgil), Massimo Malagoli (Cisl Fp) e Marco Carnevali (Uil Fpl) – che il reddito dei lavoratori Aci è bloccato dal 2009».

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