“Adesso basta! La dichiarazione pubblica rilasciata da una commerciante secondo la quale ‘il Comune ha abbandonato gli esercenti del complesso 5.9’ è intollerabile. E, per ora, arriva una smentita pubblica. Come giunta, valuteremo eventuali altre azioni. Perché dopo che li abbiamo esentati dalla Cosap, posticipato di un anno i lavori in piazza Martiri e creato delle condizioni per usufruire di agevolazioni fiscali, la maggioranza non è certo qua a subire e a porgere l’altra guancia. Adesso si volta pagina; nei prossimi incontri, anche con presenti le associazioni di categoria, sarà meglio che qualcuno fornisca delle risposte precise”.
Non le manda certo a dire il sindaco di Cavezzo Lisa Luppi sul futuro della piazza in vista dello smantellamento, inevitabile per legge, del complesso temporaneo ‘5.9’. Nonostante gli sforzi attuati dalla giunta, il primo cittadino non ha per niente gradito le accuse mosse da una commerciante e replica così: “E pensare che, per il 2016, li abbiamo esentati dal pagamento di 32 mila euro di Cosap. E non eravamo di certo obbligati ad attuarlo come provvedimento, poiché la convenzione prevedeva che gli ultimi due anni di occupazione sarebbero stati a pagamento. Ed è ora di finirla anche con il tirare sempre in ballo lo ‘stato di emergenza’. Perché, come giunta, invece, avevamo il titolo per chiederla”.
Infatti, questa ultima, è stata la scelta compiuta da altre amministrazioni della zona. Esenzione che è stata concessa nonostante le difficoltà di chiusura del bilancio, in un momento di tagli e di evidenti difficoltà economiche.
Non solo. In vista dei lavori di rifacimento di piazza Martiri, l’amministrazione di centro sinistra disse di sì alla richiesta dei commercianti di far partire i lavori un anno dopo. Percorso stabilito di comune accordo con loro, in collaborazione con la Regione. Proprio per agevolare la continuità dell’attività imprenditoriale. E, come se non bastasse, in vista della prossima apertura del cantiere, il sindaco si è impegnato anche a far sì che nei prossimi mesi si cominci a operare su lati opposti rispetto alla collocazione del centro ‘5.9’ per danneggiare il meno possibile l’accesso a negozi e attività.
“Oltre a tutto questo – spiega Lisa Luppi – vi sono pure le ‘Zone Franche Urbane’ che hanno permesso a una novantina di attività cavezzesi di usufruire di agevolazioni fiscali. Chiunque voglia lo può verificare sul sito del ministero dello sviluppo economico. La graduatoria è pubblica e, come Comune, ne abbiamo dato informazione anche ai mass media. Non per ultimo – termina il primo cittadino di Cavezzo – la Regione Emilia Romagna sta affrontando il tema delle attività delocalizzate dal punto di vista del costo per il ripristino delle aree. Tema che sarà sul tavolo del Commissario Delegato per cercare di creare le condizioni migliori per fronteggiare un passaggio che è, e sarà, inevitabile”.