Agricoltura 3.0 sarà il tema al centro dell’assemblea generale di Confagricoltura Modena, che si terrà lunedì 2 maggio al castello di Panzano, a Castelfranco Emilia. Il programma della giornata prevede una parte sociale dalle 9.30, con l’esame e l’approvazione del bilancio consuntivo 2015, l’esame e il bilancio preventivo del 2016 e la relazione del collegio dei revisori dei conti. Dopo una breve pausa, l’assemblea riprenderà alle ore 11 con una tavola rotonda moderata dal direttore della Gazzetta di Modena Enrico Grazioli dal titolo “Agricoltura 3.0: l’agricoltura del futuro”, nel corso della quale interverranno la presidente di Confagricoltura Modena, Eugenia Bergamaschi, Simona Caselli, assessore all’Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia Romagna, Leana Pignedoli, vice presidente commissione Agricoltura del Senato e Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Conclusioni affidate a Mario Guidi, presidente nazionale di Confagricoltura.
«Vogliamo dialogare con le istituzioni sull’agricoltura del futuro. – precisa la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi presentando l’appuntamento assembleare – In primo luogo gli agricoltori devono crescere maggiormente come imprenditori e puntare a fare vera innovazione, un passaggio fondamentale per restare competitivi sul mercato. In questo dovrebbero essere sostenuti da una classe politica che faccia leggi per accompagnarli negli investimenti, nell’innovazione e nella ricerca, e che riduca la burocrazia, uno dei grandi ostacoli del fare impresa in Italia. Il nostro obiettivo è continuare a produrre eccellenze, ma sta diventando sempre più difficile per gli alti costi di produzione nel nostro paese e per la grande impalcatura burocratica. Una prima richiesta che porteremo ai politici che hanno accettato il nostro invito è di mettere mano alla semplificazione, ridurre in modo sostanziale la burocrazia, permettendo così di agevolare il lavoro degli imprenditori agricoli». In assemblea si toccherà anche il tema ambientale: «Al ministro Galletti – spiega Bergamaschi – chiederemo adeguamenti per semplificare le norme. L’agricoltore si trova di fronte ad un dedalo di leggi ed adempimenti per la salvaguardia dell’ambiente difficile da rispettare. Noi siamo i primi a voler tutelare l’ambiente, è anche nel nostro interesse, ma servono forse meno leggi e di sicuro più chiarezza. Siamo pronti a collaborare, ma l’agricoltore deve essere più coinvolto nei processi decisionali, deve essere il protagonista dell’agricoltura 3.0».