Al blitz di un gruppo di skinheads che nei giorni scorsi ha realizzato un atto dimostrativo attaccando cartelli ai muri di Porta Aperta riportanti frasi in contrasto con l’operato del volontariato e la gestione dei profughi, l’associazione Porta Aperta, per definizione e di fatto aperta al dialogo e al confronto, lancia una proposta.

“Skinheads, perché non venite a fare un po’ di volontariato da noi? Potrete dal vivo, e collaborando, informarvi sulla realtà delle cose, contribuendo a scrivere quella cronaca dei fatti di cui vi vantate di essere al corrente. Per il resto, andiamo avanti tranquilli, ringraziando il Comune, la Diocesi e tutti i nostri volontari per la vicinanza che sempre riconoscono al nostro lavoro”.

Porta Aperta ha già avvertito le Forze dell’Ordine e ribadisce con forza di essere una realtà che accoglie tutti: “E’ la nostra missione, e sì, siamo favorevoli all’accoglienza e a riconoscere i diritti di tutti. Lo pensiamo e l’abbiamo anche scritto e votato nel nostro documento programmatico lo scorso 29 aprile in occasione dell’assemblea dei soci, come si può consultare sul nostro sito”.

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