La Terra è ormai diventata un pianeta urbano: oltre metà della popolazione vive nelle città e la tendenza è in costante aumento. Entro il 2050 si prevede che lo faranno due persone su tre. Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, sulla base della stima fatta da Daniel Kammen, dell’università della California a Berkeley, nel numero speciale che la rivista Science dedica al pianeta urbano. In una delle ricerche pubblicate viene analizzata l’evoluzione dal 1950 al 2030 delle 200 città più grandi del mondo, da cui emerge una loro crescita sempre più esplosiva. In Italia ad esempio, Roma e Milano finiranno per diventare le uniche due ‘megalopoli’, facendo ‘sparire’ le altre città. Se fino a qualche decennio fa, la maggior parte degli abitanti delle città nel mondo era concentrata in Europa e Nord America, entro il 2030 lo saranno in Asia e Africa. Solo a titolo di esempio, riporta lo studio, Cina, India e Nigeria avranno 1 miliardo in più di residenti nelle città nei prossimi decenni, con la maggiore crescita nelle città con meno di un milione di abitanti. Tuttavia, si stima che il 60% delle aree urbane che ci sarà entro il 2050 deve essere ancora costruito. Tutto ciò avrà un forte peso ambientale, dato che la popolazione delle città contribuisce al 70% dei gas serra di origine umana. Il consumo di suolo per fornire cibo, energia ed acqua è immenso, e l’impronta ecologica di una città è 200 volte più grande dell’area che occupa.