“Un’opportunità per sviluppare una riflessione ampia e collegiale sugli scenari futuri della rete commerciale nella città di Modena. Avere la piena consapevolezza che in questi anni la domanda dei consumatori ed anche la modalità di fruizione è cambiata – l’età media si è innalzata e sempre più spesso ci troviamo di fronte a famiglie “monocellulari” per fare due esempi – senza dubbio consente di fare scelte oculate, di medio periodo. Occorre però aggiungere a questa constatazione, assolutamente ineccepibile, che le scelte non potranno non tenere conto delle difficoltà che gli imprenditori commerciali stanno vivendo. Deve in tal senso far riflettere il saldo negativo delle imprese del commercio e dei servizi registrato anche nella nostra città che, peraltro, ha inciso negativamente anche sulla occupazione nel settore in termini di analisi sull’andamento di un comparto”.
È il commento di Confesercenti Modena espresso a seguito della diffusione dei dati che fotografano la rete degli esercizi pubblici in città e dell’annuncio, in Commissione SETA, delle azioni strutturali per incentivare la diffusione di piccoli e medi esercizi di vicinato.
L’obiettivo espresso dall’assessora Vandelli di favorire l’insediamento di piccoli e medi esercizi di vicinato – più adeguati a rispondere alle attese della comunità – è certamente condivisibile, prosegue Confesercenti Modena, anche perché aiuta a contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale, che ormai interessa diverse aree cittadine e che, se non combattuto, determina, inevitabilmente un peggioramento della qualità del tessuto urbano. Altrettanto positivo è il parere dell’Associazione rispetto alla volontà da parte dell’amministrazione comunale d’introdurre semplificazioni burocratiche.
“Sarebbe però troppo ottimistico pensare che possano bastare queste, pur utili, azioni a invertire la rotta e contrastare una crisi che pesa su un intero settore e che è ancora in atto. In particolare riteniamo che sia questa l’occasione anche per fare una riflessione sugli insediamenti di media dimensione non solo in termini di nuovi insediamenti che in ogni caso dovrebbero rispondere alla necessità da parte dei consumatori ad avere servizi più fruibili e non unicamente esigenze legate al recupero immobiliare” prosegue Confesercenti Modena.
Una priorità nella nostra città che attiene alla riqualificazione dei Centri di Vicinato creati negli anni Settanta che oggi mostrano in molti casi diverse criticità, come ad esempio l’offerta merceologica inadeguata, o parcheggi da rivedere. Esemplare sotto questo profilo è il caso del Centro commerciale del quartiere Sacca.
“Occorre – conclude Confesercenti – sicuramente semplificare le procedure ma ugualmente il Comune, nel limite delle proprie competenze, deve mantenere un ruolo, che per certi aspetti possiamo definire di garante di uno sviluppo equilibrato della rete distributiva. Questi argomenti, certi di trovare un interlocutore attento e competente, saranno materia di confronto con l’amministrazione comunale. L’obiettivo, da parte nostra è contribuire alla definizione della Modena che il nuovo PSC delineerà per il futuro”.