bretella_campogalliano_sassuoloPartiranno entro l’estate le indagini preliminari nel territorio attraversato dalla bretella Campogalliano-Sassuolo propedeutiche all’avvio successivamente della procedura per la realizzazione del progetto esecutivo dell’opera. Lo ha comunicato Emilio Sabattini, presidente di AutoCS (Autostrada Campogalliano-Sassuolo) società incaricata di realizzare e gestire l’infrastruttura, nel corso di un incontro in Provincia, venerdì 22 luglio, chiesto dalla società stessa, al quale hanno partecipato Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena, Claudio Pistoni, sindaco di Sassuolo e Maria Costi, sindaco di Formigine.

I sindaci, nel prendere atto della decisione di Autocs sulle indagini preliminari, hanno evidenziato ancora una volta tutte le perplessità su diverse caratteristiche del progetto tra cui spicca la necessità di garantire il massimo rispetto di tutte le tutele ambientali dell’area attraversata, soprattutto di tutti i campi acquiferi, in particolare quelli di Marzaglia, oltre all’oasi del Colombarone.

Muzzarelli, oltre agli aspetti ambientali «che dobbiamo porre al primo posto, per garantire un’opera che contribuirà a snellire i collegamenti con ricadute positive sulla competitività del territorio» ha riproposto i problemi, («tuttora non risolti»),  dell’attraversamento dell’area dello scalo merci di Marzaglia, ma soprattutto quello dell’eliminazione dei caselli a pagamento.

«Il progetto della bretella Campogallino-Sassuolo – ha ribadito Muzzarelli deve essere modificato perché non rispetta gli accordi presi in precedenza, in sede istituzionale, soprattutto per quanto riguarda l’eliminazione dei caselli di accesso e l’ingresso libero nel tratto da Rubiera alla tangenziale di Modena, allo scopo di decongestionare la via Emilia, l’attraversamento del nuovo polo della logistica».

Su questo tema Muzzarelli ha ricordato che c’è l’impegno, in sede istituzionale, di Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture, e di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, affinché il progetto venga modificato «perché quello attuale prevede cinque caselli, quando nell’accordo iniziale era previsto l’accesso libero, un’opportunità per il nodo modenese visto che il nuovo tratto, previsto nel progetto, da Rubiera alla tangenziale di Modena costituisce una valida alternativa alla via Emilia e per questo motivo non può diventare a pagamento».

A seguito dell’incontro, Muzzarelli ha annunciato, in accordo con Costi e Pistoni, l’invio di una lettera al ministro Delrio per rinnovare queste richieste, ritenute fondamentali prima di iniziare i lavori.

Pistoni, infine, ha posto come tema di riflessione sull’aumento del traffico a Sassuolo, in uscita dalla bretella, lungo la viabilità provinciale e comunale, già piuttosto intenso anche per effetto della ripresa del settore ceramico, mentre Costi ha rilevato la necessità di realizzare le opere complementari nel territorio di Formigine.

 

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