Ancora per un giorno Modena, Carpi e Sassuolo sono le capitali della filosofia con lezioni magistrali, mostre, spettacoli, rassegne di film, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Il festival si chiude domani con grandi nomi: Umberto Galimberti, Carlo Galli, Roberta De Monticelli, Stefano Rodotà ed Enzo Bianchi sono alcuni dei filosofi che propongono le loro lezioni magistrali. Ricco anche il programma di eventi collaterali: in calendario appuntamenti con personaggi come il trombettista Paolo Fresu e il pallavolista Andrea Zorzi, con il suo “Avventuroso viaggio a Olimpia”. Un vasto programma artistico arricchisce infatti il cuore di lezioni magistrali del festivalfilosofia: fino a domani domenica 18 settembre Modena, Carpi e Sassuolo declinano il concetto di “Agonismo” attraverso le varie forme dell’espressione artistica e culturale, individuale e collettiva. Un viaggio ricco e sorprendente che mette in mostra, in musica e in scena le facce diverse della competizione, e non solo.
Programma filosofico di domani, domenica 18 settembre
Domenica mattina sono previste quattro lezioni magistrali: il pathos della vittoria e soprattutto della sconfitta, con i suoi riti e le sue appartenenze totemiche, sarà discusso da Marc Augé tramite la volontà di rivincita che consente più di un parallelo tra mondo sportivo e mondo politico (Modena, Piazza Grande, ore 10.00), mentre Umberto Galimberti traccerà la fenomenologia della rivalità amorosa, sottolineando la relazione tra eros e pòlemos e in particolare i risvolti della gelosia (Piazza Grande, Modena, ore 11.30).
Alcune lezioni invece metteranno in luce gli esiti più recenti della ricerca in materia di evoluzione e i conseguenti aggiornamenti concettuali: Telmo Pievani insisterà sul carattere non deterministico, bensì casuale e contingente della selezione(Carpi, Piazza Martiri, ore 11.30). A Sassuolo invece Nadia Fusini mostrerà come il pensiero femminile del Novecento abbia elaborato una possibile via d’uscita dall’esaltazione maschile della forza a partire da Simone Weil e dalla sua lettura dell’Iliade in rapporto all’ascesa del nazismo (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 10.00).
Il programma filosofico della giornata di domenica prosegue nel pomeriggio a Modena con Chantal Mouffe, che mostrerà in particolare come il pluralismo conflittuale e negoziato possa beneficiare le democrazie radicalizzandole (Modena, Piazza Grande, ore 16.30).
La sfera pubblica è l’arena dove si confrontano e confliggono i valori di riferimento delle comunità: Roberta de Monticelli presenterà un tentativo di sottrarli alla dimensione del relativo per ancorarli a un fondamento assoluto di verità (Modena, Piazza Grande, ore 16.30).
Stefano Rodotà si soffermerà invece sul conflitto tra diritti che emerge quando i diritti di cittadinanza e quelli di riconoscimento fondati sulla dignità della persona entrano in tensione per effetto ad esempio dei flussi migratori (Modena, Piazza Grande, ore 18).
Paolo Virno mostrerà poi che anche una piccola particella grammaticale come il “non”, introducendo la negazione, ha il potere di interrompere l’evidenza della percezione sensibile e persino di negare l’umanità altrui, con tutte le conseguenze antropologiche e politiche che ne derivano(Carpi, Piazza Martiri, ore 16.30). Per Severino è poi la ”cosa”, concepita dal pensiero greco classico come oscillante tra essere e nulla, ad essere madre di tutte le contraddizioni e di tutti i conflitti, capovolgendo il celebre detto di Eraclito per cui «polemos è il padre di tutte le cose» (Carpi, Piazza Martiri, ore 18.00).Aprono il pomeriggio filosofico di Sassuolo le considerazioni sulla competizione internazionale, che fa oscillare continuamente gli Stati tra anarchia e ordine, guerra e pace, e saranno oggetto della lezione di Luigi Bonanate (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 15.00). Il paradigma politico fondato sul dualismo “amico-nemico” – come sosterrà Carlo Galli – sta assumendo una nuova veste: dal conflitto tra capitale e lavoro alle minacce securitarie del terrorismo, il “nemico” è divenuto invisibile, essendo collocato non più al di là, ma all’interno, dei confini della società (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 16.30), mentre Enzo Bianchi darà al tema un’intonazione spirituale, soffermandosi sul combattimento interiore che ciascuno deve compiere per vincere la tentazione e sul regime della prova come esperienza essenziale di libertà (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 18.00).
In serata a Modena Eva Cantarella si soffermerà sulle origini greche per ricostruire il modello educativo che trovava nel ginnasio il luogo di esercizi tanto atletici quanto intellettuali (Modena, Piazza Grande, ore 21.00).
Nell’epico racconto di Andrea Zorzi, campione di pallavolo e ormai attore a tutto tondo, e della sua compagna di avventure Beatrice Visibelli, riemergono storie di glorie, cimenti e vittorie, mentre l’atletismo dei danzatori dell’Accademia Kataklò ripropone la folgorante bellezza del corpo in movimento (Carpi, Piazza Martiri, ore 21.00).
E ancora: in occasione della mostra Novecento. Il fallimento di un secolo tra conflitti e antagonismi, Paolo Fresu propone il progetto A solo in un’inedita versione. Nel Cortile delle Stele i suoni pre-registrati delle sordine e delle trombe, si incontrano con quelli “live” creando un itinerario sonoro del Novecento e dei suoi conflitti (Carpi, Palazzo dei Pio, ore 22.00).
Inoltre sono quasi trenta le mostre proposte in occasione del festival, tra cui una sulla passione per gli album di figurine Panini, una collettiva di fotografia sui migranti nelle isole greche, una sulla sfida dell’artista ai suoi modelli, una sui ritratti dei protagonisti della contestazione giovanile.
Un ampio progetto dal titolo “Modena futurista”, tra mostre, performance teatrali, concerti, narrazioni e laboratori presenterà al pubblico un’esperienza d’avanguardia che rinvia alla serata futurista nella quale a Modena fu presentato il primo dei celebri “intonarumori”.
Il tutto accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per i circa settanta ristoranti ed enoteche delle tre città.