Potenziamento delle infrastrutture telematiche; sviluppo dei servizi on line a cittadini, professionisti, imprese; lotta al digital divide. Sono le tre dirittrici su cui si muove l’Amministrazione comunale per lo sviluppo di Modena Smart City. A fare il punto in Consiglio comunale nella seduta di giovedì 22 settembre è stato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli. Data Center, potenziamento della banda ultra larga e aree per l’innovazione i punti principali su cui si è soffermato.
Il Data Center, innanzitutto, è inserito nel bando per la riqualificazione delle periferie urbane approvato a maggio dalla Presidenza del Consiglio. L’infrastruttura sarà a servizio di Comune di Modena, Provincia, altri Enti locali e Università, oltre che di associazioni e imprese private. L’obiettivo è realizzare un strategia a basso impatto energetico ma con elevate ricadute in termini di risorsa per le aziende e di sicurezza dei sistemi informatici (disaster recovery) e, a tale proposito, il sindaco ha quindi colto l’occasione per annunciare l’avvio della prima Academy italiana sulla cyber security in programma a Modena in ottobre.
Per il potenziamento della banda ultra larga, l’Amministrazione sta sviluppando l’estensione della rete in fibra ottica Man (Metropolitan Area Network) sia grazie ai fondi Por Fesr Asse 2014-2020 per lo Sviluppo dell’Ict, che attraverso propri progetti d’infrastrutturazione telematica. La Regione ha inserito nella graduatoria della aree produttive selezionate per l’intervento quattro zone della città che, entro il 2017, saranno interessate dalla realizzazione dei lavori di posa di fibra ottica e infrastruttura di rete per l’abilitazione alla banda larga, decisiva a dare impulso a innovazione e competitività del sistema Modena. Si tratta di Modena Nord, PIP 10, Fiera e San Damaso. Una volta realizzata la dorsale principale da Lepida, ogni singola azienda potrà poi dotarsi di un raccordo di accesso alla rete.
Parallelamente l’estensione della rete in fibra ottica comunale in questa fase interessa le frazioni Quattro Ville e in città il complesso San Filippo Neri e il Pala Panini, oltre a Mercato Albinelli, MaTa, scuola Mattarella, dove è già stata completata.
Infine le aree: tre quelle su cui si è concentrato il sindaco. Innanzitutto, l’Hub Modena R-Nord, sede di un incubatore per imprese start-up, di un laboratorio della rete internazionale Fab Lab (con strumentazioni di base e tecnologie innovative, dalla fresatrice a controllo numerico al taglio laser, fino alle stampanti 3D), e un’area di co-working con circa 40 postazioni di lavoro come momento di collegamento tra l’attività di ricerca del laboratorio e le imprese nella fase di incubazione. In secondo luogo la Palestra digitale MakeItModena di via Barchetta, attrezzata per allenarsi quotidianamente con computer, stampanti 3D e micro controller, che collabora con scuole, università, associazioni, gruppi informali e istituti superiori, promuovendo una rete di contatti e progetti condivisi per un pubblico che va dai 9 anni in su.
Il terzo tassello sarà il Lab che nascerà nel Parco della creatività ed esattamente nell’edificio Aem del comparto ex Amcm. Il Comune ha candidato il progetto al bando Por Fesr 2014-2020 Asse 6 scegliendo il tema “cultura, spettacolo e creatività”. Il progetto è stato approvato e sarà finanziato sia per la realizzazione che per la successiva gestione. Il Lab dovrà essere inaugurato entro il 31 dicembre 2017 e ospiterà laboratori, co-working, sale riunioni e conferenze, spazi di aggregazione.
IDEE PER MODENA DIGITALE, NUOVO PERCORSO
Partirà nelle prossime settimane Idee per Modena Digitale 2, nuovo percorso di consultazioni sulle iniziative poste in essere o pianificate dall’Amministrazione comunale per lo sviluppo di Modena Smart City. Il percorso dovrà portare a un aggiornamento dell’Agenda Digitale Locale nell’aprile del 2017, a tre anni dalla prima versione e dopo molte novità introdotte in materia da Unione europea, Governo, Regione e anche dall’ente locale.
“Due anni fa – afferma l’assessora a Bilancio e Smart City Ludovica Carla Ferrari, in vista dell’approfondimento che si svolgerà in Commissione consiliare – abbiamo approvato un Primo Piano Smart City a 18 azioni con il quale abbiamo concretizzato un percorso di innovazione dell’Amministrazione e della città, che in quella prima fase non poteva certo essere esaustivo. Adesso è il momento per un cambio di passo: la priorità è promuovere le tante iniziative positive, sia pubbliche che private, attorno a un progetto comune di innovazione della città con un percorso in costante aggiornamento e con la massima condivisione possibile, grazie a Idee per Modena Digitale 2. Questa programmazione – continua l’assessora – sarà organizzata attorno a tre assi: l’asse infrastrutturale, perché la connettività e le reti sono l’architettura imprescindibile; l’asse dei servizi per continuare a cercare di soddisfare la domanda di efficienza e semplificazione che viene da cittadini e imprese; l’asse della cultura digitale, su cui dobbiamo lavorare molto perché la vera innovazione non lascia indietro nessuno e sa essere, con i valori e le competenze tipiche della nostra comunità, laddove le trasformazioni culturali vanno”.