Esperti di leucemia dell’adolescente e del giovane adulto a confronto martedì 25 ottobre, nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia (Modena, Policlinico, via del Pozzo 71) nel corso di un importante incontro scientifico, il primo del suo genere, che vedrà protagonisti gli Ematologi e gli Oncoematologi pediatrici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e i colleghi dell’IRCSS Policlinico San Matteo di Pavia, una delle più prestigiose istituzioni di ricerca nella materia. I lavori cominceranno alle 14,15 con l’introduzione del prof. Mario Luppi, Direttore della Struttura Complessa di Ematologia e del prof. Lorenzo Iughetti, Direttore della Struttura Complessa di Pediatria ad Indirizzo Oncoematologico, della quale è referente la dottoressa Monica Cellini (immagine).
Obiettivo dell’incontro è fare il punto sulla terapia dei pazienti adolescenti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B confrontandosi con le terapie standard – protocolli immunochemioterapici trapianto di midollo osseo e staminali periferiche – e sulle e terapie innovative e sperimentali. “La leucemia linfoblastica acuta – spiega il prof. Mario Luppi –è un tumore causato dalla moltiplicazione incontrollata di un particolare tipo di cellula, chiamata linfoblasto, che avviene molto velocemente. Rappresenta il 9,5% delle leucemie ed in Italia colpisce circa 750 persone all’anno. Pur essendo patologie relativamente rare nella popolazione adulta, le leucemie linfoblastiche sono la forma neoplastica più frequente in età pediatrica, dove rappresentano il 25% di tutti tumori registrati nella fascia di età da 0-14 anni e l’11% nei pazienti adolescenti tra i 14 e i 18 anni. In questa fascia particolare, al confine tra l’età pediatrica e quella adulta, il percorso di cura non è stato ancora otttimizzato, con importanti conseguenze sulla risposta alle terapie che verranno analizzate nel corso del nostro seminario”. Per questo motivo saranno presentati i protocolli attuali di trattamento sia nella popolazione di pazienti adulti che in quella dei pazienti pediatrici, presentando i risultati più recenti delle ricerche e sperimentazioni cliniche internazionali sull’utilizzo dei nuovi farmaci e delle nuove strategie terapeutiche per la cura di questa malattia. “Al Policlinico di Modena – conferma il prof. Lorenzo Iughetti – seguiamo 15/20 pazienti all’anno con questa patologia. Il nostro ospedale ha creato percorsi di confronto clinico multidisciplinare tra i professionisti dell’adulto e del bambino che, dal punto di vista scientifico ha trovato la sua collocazione ideale nell’ambito del Dipartimento universitario di Scienze Mediche e Chirurgiche, Materno-Infantili e dell’Adulto.”
Questa iniziativa scientifica sigla formalmente l’inizio di un programma di collaborazione di ricerca e formazione tra l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, UNIMORE e l’IRCCS San Matteo di Pavia con la consulenza tecnico-scientifica di dott.ssa Patrizia Comoli, ricercatrice esperta di terapia cellulare e genica, che terrà una relazione sulle Novità biologiche e cliniche della ricerca in immunoterapia. Una collaborazione che ha lo scopo di potenziare la ricerca nel settore della onco-ematologia pediatrica.