Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 17 ottobre, ha dato il via libera all’unanimità al progetto di completamento del percorso ciclopedonale in località Marzaglia e a quello relativo al collegamento sulla strada Nazionale per Carpi tra stradello Lenzini e via Forghieri a Ganaceto. Entrambi gli interventi, che hanno ottenuto esito positivo della Conferenza dei servizi, comportano variante al Piano operativo comunale (Poc) con apposizione del vincolo espropriativo e dichiarazione di pubblica utilità.
“Si tratta – ha spiegato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli presentando la delibera – della realizzazione di due diversi percorsi ciclopedonali nei centri frazionali di Marzaglia Nuova e Ganaceto, a completamento e integrazione di un sistema ciclabile già esistente. La variante al Poc si rende necessaria perché i tratti in questione, pur essendo previsti con indicazione di massima nel Psc, non sono indicati nella cartografia integrata del Poc”.
Il progetto di Marzaglia, per un costo complessivo di 130 mila euro, riguarda il collegamento nord-sud degli assi ciclopedonali esistenti nelle due località Marzaglia vecchia e nuova, e si colloca in area esterna alla sede stradale della provinciale 15 e adiacente al Canale di Marzaglia. Il ciclopedonale, lungo 420 metri e largo 2,50, per un tratto a nord si colloca sul sedime del tracciato stradale dismesso fino a collegarsi con il manufatto ciclopedonale realizzato a fianco del sottopasso ferroviario, mentre a sud si sviluppa in esterno su area agricola di cui si prevede l’acquisizione. Il percorso verrà protetto dalla sede del canale con una staccionata in legno e sarà illuminato da 10 punti luce a led.
Il progetto di Ganaceto, per un costo complessivo di 100 mila euro, riguarda la prosecuzione verso sud del tracciato ciclopedonale attualmente presente sul lato est della strada Nazionale per Carpi in prossimità del limite del centro abitato fino a via Lenzini, dove sono collocati alcuni nuclei residenziali. Il percorso si sviluppa per un tratto di circa 120 metri e una larghezza di 2 metri su un’area di cui si prevede l’acquisizione. Sarà illuminato con cinque punti luce a led e protetto all’esterno con una barriera guard rail in legno-acciaio per ciclabile che assolve anche alla funzione di protezione del cambio di quota rispetto alla strada Nazionale per Carpi. In prossimità del Canale di Ganaceto, in accordo con il Consorzio di Bonifica dell’Emilia centrale, si realizzerà una passerella prefabbricata in legno per il collegamento all’incrocio su via Lenzini.
Sul tema è intervenuto il consigliere Marco Chincarini di Per me Modena che ha espresso la propria posizione favorevole “quando si parla di realizzare ciclabili, soprattutto quando si tratta di raccordi della rete esistente”. Il consigliere ha sottolineato che “in questa sede avrebbe avuto una buona sperimentazione il ricorso a ‘pali intelligenti’, che si accendono e spengono al transito, nella logica di una città più smart. Se programmati nel modo giusto garantiscono comunque sicurezza”.
Per il Pd, Fabio Poggi ha precisato di essere “un fautore della smart city” e ha osservato: “Tra la scelta di 15 pali intelligenti che si accendono e spengono quando qualcuno passa e la scelta di 15 pali sempre accesi con luce a led, rivolta verso il basso, non so quale sia quella più smart. L’illuminazione a led garantisce attenzione al risparmio energetico ma anche sicurezza”. Marco Forghieri ha evidenziato che, “soprattutto in zone rurali, dove il traffico veicolare scorre più veloce, ci deve essere l’attenzione di realizzare le piste ciclabili in sede separata rispetto a quella stradale: non basta tirare una riga sulla strada”, ha detto. In riferimento all’illuminazione il consigliere ha inoltre ricordato come tali progetti rappresentino occasioni di attuazione dell’odg approvato dal Consiglio in passato rispetto alla sostituzione del 40 per cento dell’illuminazione con luci a led.
Luca Fantoni del M5s ha evidenziato come in altre regioni molte piste ciclabili siano realizzate sulla sede stradale: “In questo modo cala automaticamente la velocità delle auto per non rischiare di investire i ciclisti”, ha affermato. Il consigliere ha inoltre aggiunto che “l’uso dei led consente di aumentare nettamente la luminosità” e ha proposto, per le prossime occasioni, “di testare anche innovazioni come l’utilizzo di pigmenti che di giorno assorbono la luce e di notte illuminano la pista”.
Nella replica, il sindaco ha ricordato che “dai dati del Pronto soccorso, il primo intervento in caso di incidenti risulta essere quello per passaggi pedonali e biciclette. Le piste ciclabili in sede separata sono indubbiamente più sicure”. Muzzarelli ha infine evidenziato come la delibera “consenta di ampliare la rete delle piste ciclabili di Modena rispondendo a due esigenze emerse alle assemblee pubbliche che sono state fatte. Siamo con i piedi e la testa dentro la città e ascoltiamo i cittadini”.