La crisi della Lamborghini Calor di Dosso (Fe) deve tornare al tavolo di confronto del ministero dello Sviluppo economico. È questa la richiesta della Regione dopo che oggi l’assessore regionale alle attività produttive, Palma Costi, ha incontrato una delegazione dei rappresentanti sindacali di Fiom, Fim e Rsu aziendali della azienda ferrarese del Gruppo Ferroli, con sedi oltre che in Emilia-Romagna in Veneto e Piemonte.
Nel corso dell’incontro, è stato fatto un aggiornamento rispetto alla vertenza in corso, in particolare dopo l’accelerazione che la proprietà ha imposto ai tempi del trasferimento dei lavoratori presso il sito di San Bonifacio (Vr ) e alle modalità di applicazione della Cigs ministeriale. I rappresentanti sindacali hanno espresso le loro preoccupazioni a fronte di uno scenario che ben si discosta dagli impegni comunicati dalla proprietà nell’ultimo incontro al Mise.
“È necessario ritornare al tavolo di confronto ministeriale-ha evidenziato l’assessore Costi- per un approfondimento, che anche a seguito dell’esito delle trattative in corso. Questo per consentire di condividere le azioni che accompagneranno questa delicata operazione di riorganizzazione e che permetta di considerare ogni possibile soluzione in grado di mantenere attivo il sito produttivo di Dosso. L’obiettivo prioritario è garantire l’occupazione e il radicamento produttivo in quel territorio. Obiettivo che la Regione intende sostenere con gli strumenti a propria disposizione”.
I sindacati hanno ottenuto un incontro con la proprietà per il prossimo 1 dicembre, per discutere non solo delle modalità di applicazione dei trasferimenti e della Cigs, ma anche del piano industriale e delle possibili soluzioni tese a garantire un futuro allo stabilimento ferrarese.

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