“Stiamo proseguendo nella strada di riportare in centro a Modena il Cityporto e in febbraio, probabilmente nella prima settimana, organizzeremo un incontro, già concordato con le associazioni dei commercianti, insieme ai soggetti che a Vincenza stanno portando avanti l’esperienza”.

Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi rispondendo nella seduta del Consiglio comunale di Modena di giovedì 19 gennaio all’interrogazione del M5s illustrata da Marco Rabboni sul progetto Cityporto e sulla Ztl Centro storico.

Il consigliere ha chiesto se l’Amministrazione pensa ancora di provare a sostenere la riattivazione del progetto Cityporto, anche in vista della scadenza del periodo previsto per l’estensione degli orari di carico-scarico in Ztl; che posizione hanno espresso le associazioni di categoria; cosa ne pensa il Comune della forma societaria individuata da Vicenza per gestire la soluzione e perché non si è arrivati alla partenza del nuovo sistema di controllo Ztl con già una bozza di progetto Cityporto, “nonostante la volontà espressa dall’assessore ormai un anno fa di far ripartire l’iniziativa”.

Giacobazzi ha ricordato che la precedente esperienza di Cityporto a Modena, avviata per razionalizzare la movimentazione delle merci dirette ai negozi in Ztl, ridurre l’impatto ambientale e acustico, e l’occupazione degli spazi pubblici, era sperimentale e che, al termine della scadenza prevista, “non c’erano più le condizioni per erogare un contributo pubblico per il mantenimento di un servizio prevalentemente di interesse privato. Vicenza – ha continuato – è un caso esemplare nella gestione di queste difficoltà ed è nostro interlocutore da tempo. Il sistema creato è l’esito di una lunga battaglia durata anni conclusasi con un intervento della Cassazione che ha permesso di raggiungere un equilibrio economico del servizio. Il Comune di Vicenza ha inibito l’accesso dei furgoni in centro storico e questa decisione contestatissima dalle associazioni di categoria alla fine ha premiato, con condizioni che però non sono automaticamente asportabili in altre realtà, ad esempio il fatto che tutto il centro storico di Vicenza è sito Unesco”.

Rispetto all’estensione delle fasce orarie in Ztl a Modena per i corrieri fino a fine marzo, l’assessore ha precisato che “non si è trattato di un retrofront: l’applicazione del nuovo sistema di controllo elettronico di accesso alla Ztl richiede gradualità”, ha affermato. “Sappiamo che ha creato qualche conflitto, ma ci sono già i primi risultati che dimostrano comunque una capacità di adattamento abbastanza buono. Ringraziamo la città – ha aggiunto – perché è riuscita a ‘digerire’ modifiche importanti che potevano provocare effetti peggiori”.

Nella replica, il consigliere Rabboni si è espresso favorevolmente rispetto all’incontro previsto per febbraio. “L’impressione – ha aggiunto – però, è che ci si sia arrivati un po’ tardi; si è aspettato un anno e mezzo prima di affrontare la questione Cityporto. Non capisco se tale ritardo sia dovuto a una mancanza di volontà, di risorse o di organico, ma mi sembra che gli sforzi non siano clamorosi. Spero comunque – ha concluso – si possa arrivare a soluzione in breve tempo perché il centro di Modena ne ha bisogno”.

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