Gli uffici tecnici del Comune di Modena sono al lavoro per progettare gli interventi destinati a dare impulso allo sviluppo dell’area a nord della stazione ferroviaria, ammessi ai finanziamenti del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, il cosiddetto Bando Periferie, per 18 milioni di euro.
Il Piano per la riqualificazione urbanistica e sociale, del valore complessivo di 60 milioni di euro, presentato dall’amministrazione comunale di Modena si è collocato nella fascia alta della graduatoria approvata con Decreto della Presidenza del Consiglio. Il sesto posto della classifica, fa rientrare il progetto di Modena, unico Comune capoluogo dell’Emilia Romagna, tra i 24 già finanziati con le risorse della legge 28 dicembre 2015 n. 208, la legge di stabilità per il 2016.
“La macchina comunale si è già messa al lavoro – afferma il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – per progettare gli interventi coordinandosi con gli altri soggetti pubblici e privati coinvolti nel Piano. Abbiamo da subito creduto che il Bando per la riqualificazione delle periferie degradate fosse un’occasione da non perdere per Modena – continua Muzzarelli – per offrire opportunità di investimenti alla nostra città in un momento in cui le risorse pubbliche e private sono scarse. Siamo abituati a prendere sul serio le opportunità che ci vengono offerte in termini di finanziamento e, conseguentemente, a costruire progetti di qualità. I risultati anche questa volta ci hanno dato ragione e ora ci aspetta un gran lavoro, coordinato dal Direttore generale, che impegnerà diversi assessorati e richiederà, in particolare, l’impegno dei settori tecnici per arrivare pronti alle scadenze fissate dal decreto che detta tempi stretti per i progetti esecutivi. Analogo sforzo è richiesto ai diversi partner privati che con noi hanno condiviso e sottoscritto la richiesta di finanziamento. Anche loro sono già al lavoro, consapevoli come noi che questa è per Modena un’occasione irripetibile che non ci si può permettere di perdere”.
Il Comune è ora in attesa della bozza di convenzione che verrà predisposta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il decreto stabilisce infatti che la convenzione tra il Comune beneficiario e il Segretario generale della Presidenza del Consiglio sia stipulata entro il 28 febbraio 2017. Si prevede inoltre che venga istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un gruppo di monitoraggio e verifica sull’esecuzione del programma, anche al fine di valutare il rispetto del cronoprogramma.
L’ulteriore scadenza riguarda la progettazione degli interventi: entro 60 giorni dalla stipula della convenzione, l’Amministrazione dovrà trasmettere a Roma i progetti esecutivi. La prima quota di finanziamento, non superiore al 10 per cento, sarà erogata una volta verificata l’approvazione dei progetti esecutivi e la successiva, pari al 30 per cento, arriverà quando lo stato di avanzamento dei lavori sarà pari al 50 per cento.
HOUSING SOCIALE E SICUREZZA
Il progetto per la riqualificazione urbana e sociale dell’area a nord della Fascia ferroviaria prevede investimenti pubblici e privati per quasi 60 milioni
Si concentreranno nell’area a nord della Fascia ferroviaria gli interventi che il Comune di Modena, in accordo con una serie di altri soggetti pubblici e privati, ha previsto nel Piano finanziato dal Bando periferie per 18 milioni di euro.
Complessivamente sono previsti investimenti per quasi 60 milioni di euro, con 7 milioni del Comune, 12 di altri soggetti pubblici e circa 22 milioni di imprese private.
Il complesso di edifici al centro dell’area dell’ex Mercato bestiame conosciuto come “rotore”, oggi area di cantiere bloccata da tempo, verrà completato realizzando interventi di housing sociale: 70 alloggi in edilizia agevolata, 53 di edilizia convenzionata per circa 9 mila metri quadrati che si aggiungono ai 1.500 metri quadri del piano terra con funzioni commerciali e di servizio e ad altri 1.500 metri al primo piano con funzioni direzionali. L’intervento, che sarà sviluppato dalle imprese private, non sarà l’unico sulla residenza di tipo sociale previsto nel Piano: la società di trasformazione urbana Cambiamo costruirà altre due palazzine analoghe a quelle di via Forghieri con altri 33 appartamenti, destinati a tipologie familiari diverse e anziani, a canone calmierato, mentre in 800 metri quadri a piano terrà troverà posto un centro diurno polifunzionale all’avanguardia per la disabilità.
Poco distante è prevista la realizzazione con un intervento da 4 milioni di euro della cosiddetta scuola “innovativa”, finanziata nell’ambito del bando Miur, con 340 alunni della scuola d’infanzia statale Madonnina della primaria Anna Frank: caratteristiche antisismiche, efficienza energetica di classe A, accessibilità degli spazi a persone con impedita o ridotta capacità motoria, molteplici laboratori, impianti di domotica, interamente dotata di Wi Fi.
Nell’area del Campo lungo verrà costruito il Data Center territoriale, utilizzabile da diversi enti (Comune, Provincia, Università, strutture della Sanità) e da associazioni e imprese private garantendo economie di scala, flessibilità di gestione e fruizione dei dati, riducendo l’impatto energetico e aumentando la sicurezza dei sistemi informatici. Sono previsti anche spazi destinati ad aule e laboratori a servizio dell’Università per lo sviluppo di competenze specialistiche in ambito Ict.
Nell’area di fronte all’ingresso di porta Nord della stazione ferroviaria troverà posto la Casa della salute, già in corso di progettazione da parte dell’Azienda Usl (l’investimento complessivo è di oltre 7 milioni di euro), mentre nel complesso dell’R-Nord verrà riqualificata un’area di 600 metri quadri per trasferirvi il servizio di Medicina dello Sport, con studi medici ambulatori specialistici e una palestra idonea anche per utenza con patologie croniche.
Verrà migliorato il sistema di mobilità interna del quartiere e, come elemento di ricucitura con il centro storico, si prolunga verso sud il sottopasso ferroviario (investimento di due milioni e 300 mila euro) che così consentirà di raggiungere direttamente piazza Dante, davanti alla stazione. In futuro, è previsto un ulteriore prolungamento verso sud, per raggiungere l’area della Manifattura Tabacchi, e anche in direzione nord, su via Finzi dove si realizza la Casa della salute.
La riqualificazione delle strade del quartiere (le vie Canaletto, Finzi, del Mercato, Toniolo, Triva, la piazza centrale e le aree limitrofe) prevede nuova illuminazione a Led, cablaggio per la videosorveglianza, fermate dei bus, sistemazione del verde pubblico e percorsi ciclopedonali per collegare tutte le nuove funzioni e le attività.
Prevista anche l’attivazione di un servizio di Portierato sociale per rilevare bisogni, orientare ai servizi, promuovere regole di convivenza civile e mediare i conflitti, sostenere, monitorare e segnalare elementi di degrado e insicurezza.
Per la valorizzazione commerciale delle vie Gramsci, del Mercato e Toniolo, inoltre, verranno stanziate risorse per 250 mila euro come contributi alla riqualificazione delle attività economiche esistenti e per l’insediamento di nuove attività. Il percorso per la definizione dei bandi pubblici verrà condiviso con le associazioni di categoria e gli operatori economici del territorio.
Oltre alla riconnessione dell’area sull’asse nord-sud (con il centro storico), si prevede anche una riconnessione tra la zona del parco Utoya di via Gerosa e quella del parco XXII Aprile inserendo su quell’asse est-ovest interventi residenziali caratterizzati da qualità urbana e servizi di welfare.
Tra i partner del Piano, oltre alla società di trasformazione urbana Cambiamo, sono presenti diversi soggetti istituzionali (Università, Azienda Usl, Istituto nazionale di urbanistica, Forum italiano sicurezza urbana), Rete ferroviaria italiana, Esselunga (che ha in programma la realizzazione di un intervento commerciale nell’area dell’ex Consorzio agrario e si impegna a realizzare interventi sulla mobilità del comparto), le imprese di costruzione Agorà 5 scarl, Insula srl, Cesa costruzioni spa che svilupperanno l’intervento di housing sociale.