A S.Cesario sul Panaro sono stati abbattuti 12 alberi ammalati situati nel centro abitato lungo la strada provinciale n. 14, in viale Vittorio Veneto. L’operazione è stata eseguita, mercoledì 22 gennaio, da una ditta incaricata dalla Provincia.
L’intervento è stato deciso per motivi di sicurezza, allo scopo di scongiurare l’eventualità di crolli improvvisi di questi alberi di notevoli dimensioni, in una zona molto frequentata da auto, ciclisti e pedoni.
Lo scorso agosto un albero, nelle medesime condizioni e poco distante dal filare in questione, si è abbattuto sul marciapiede, senza provocare fortunatamente danni alle persone; un altro episodio analogo, sempre in zona, si era verificato alcuni anni fa, anche in quel caso senza danni alle persone.
Come hanno evidenziato le perizie tecniche raccolte dall’ente sullo stato di salute delle piante, tutte esemplari di bagolaro, sono state attaccate da tempo da due funghi (Ganoderma e Perenniporia), vere e proprie “carie del legno”, che provocano il progressivo rinsecchimento e deperimento fisiologico, senza possibilità di recupero.
Gli stessi esperti hanno raccomandato un intervento di abbattimento prima della ripresa vegetativa.
Ora la Provincia avvierà con il Comune il confronto sulle modalità di riqualificazione del tratto, compresa la messa a dimora di nuove alberature.
Nel corso del 2016 il Comune di S.Cesario aveva presentato alla Soprintendenza un progetto di riqualificazione di viale Vittorio Veneto che prevedeva l’abbattimento degli esemplari di bagolaro (lo stesso tecnico incaricato dal Comune ne aveva prescritto la rimozione per la tutela della pubblica incolumità) e la contestuale ripiantumazione.
La Soprintendenza, con una nota dell’ottobre scorso, chiedeva un supplemento di indagini che, però, il successivo approfondimento condotto dagli esperti incaricati dalla Provincia ha dimostrato non necessario in quanto tutti gli elementi oggettivi confermavano le condizioni precarie dei 12 esemplari.
Pertanto la Provincia, lo scorso 20 dicembre, ha comunicato alla Soprintendenza di non poter attendere i tempi lunghi necessari alla conclusione della procedura autorizzativa in corso tra la Soprintendenza stessa e il Comune di S.Cesario, e di non poter rinviare l’intervento per ragioni di sicurezza.