I militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Bologna hanno eseguito, su disposizione del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna (Dott. Domenico Panza), un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di disponibilità bancarie e di beni immobili fino alla concorrenza di euro 200.000,00, nella disponibilità di una società cooperativa della provincia bolognese e del suo legale rappresentante per non aver ottemperato al pagamento delle imposte entro il termine prescritto dalla legge.
In particolare, il soggetto era stato denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria in quanto, nel corso di una più articolata attività di polizia giudiziaria, era stato accertato come lo stesso non avesse versato, nella sua qualità di legale rappresentante di una cooperativa operante nel settore della logistica, le ritenute d’imposta eseguite nei confronti dei dipendenti, relative all’anno d’imposta 2015.
Malgrado l’intervento dell’Amministrazione finanziaria, l’azienda aveva inoltre continuato comunque a restare inerte dinanzi all’avviso di accertamento notificatogli, non manifestando quindi la concreta possibilità e l’intenzione di restituire all’Erario, anche con modalità rateali, le imposte non assolte. Venivano pertanto delegate, dal Sostituto Procuratore Dott. Tommaso Pierini, l’esecuzione di specifiche indagini patrimoniali che hanno permesso di individuare i beni e le disponibilità finanziarie riconducibili all’indagato e di richiedere ed ottenere dal G.I.P. il provvedimento cautelare.
La misura disposta mira a colpire il profitto del reato e, ove questo non fosse più disponibile, beni di valore equivalente al medesimo profitto nella disponibilità dell’imprenditore felsineo. Si tratta dell’ennesimo provvedimento eseguito, nell’arco di pochi mesi, dalla Guardia di Finanza su delega della locale Autorità Giudiziaria, a testimonianza della sinergia in atto tra tutti gli attori istituzionali coinvolti nell’azione di contrasto ad ogni forma di evasione fiscale, che trova nell’aggressione patrimoniale dei soggetti responsabili degli illeciti tributari la forma più incisiva di ristoro dei primari interessi dell’Erario.