Seconda edizione, sabato 5 e domenica 6 ottobre, di “Patrimonio Mondiale in festa”, festa annuale dedicata a Piazza Grande con Duomo e Ghirlandina, dal 1997 Patrimonio dell’umanità Unesco, con 50 iniziative gratuite per condividere con i cittadini la conoscenza del bene prezioso di cui tutta la comunità è erede e custode.
Tanti gli appuntamenti in programma per adulti, bambini e famiglie, progettati dal Coordinamento Sito Unesco Modena dei Musei civici, in collaborazione con i Musei del Duomo e il Servizio Promozione della città e turismo. Al centro i 700 anni del completamento della Ghirlandina (1319) con iniziative anche per bambini e famiglie, in particolare domenica 6 settembre. Quindi, aperture straordinarie dei monumenti con concerti, mostre e installazioni video, incontri con esperti, visite-spettacolo, dimostrazioni di interventi conservativi sulle pietre, presentazione della campagna “Io sono Patrimonio dell’Umanità” con immersioni virtuali, visite guidate a tema, animazioni, narrazioni e giochi sul tema del cantiere della Torre, percorsi sensoriali, e suono manuale delle campane (quelle della Ghirlandina per secoli hanno segnato i tempi e gli eventi della città e della comunità dei modenesi). Il programma è stato presentato lunedì 30 settembre da Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura, Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici e coordinatrice del Sito Unesco di Modena, e Giovanna Caselgrandi, direttrice dei Musei del Duomo.
L’idea di un appuntamento annuale dedicato al Sito Unesco nasce da un’indagine di qualità condotta nel 2016, come suggerimento dei cittadini, molti dei quali hanno detto di desiderare conoscere meglio e condividere questo bene prezioso.
L’iscrizione nel 1997 alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco del Sito di piazza Grande con la Cattedrale romanica e la Torre Ghirlandina ha questa motivazione: “La creazione congiunta di Lanfranco e Wiligelmo è un capolavoro del genio creativo umano, in cui una nuova relazione dialettica tra architettura e scultura si impone nello stile romanico. Il complesso modenese riveste un’importanza fondamentale nel testimoniare le tradizioni culturali del XII e XIII secolo; è, inoltre, uno dei migliori esempi di complesso monumentale in cui i valori religiosi e civici sono accorpati in un contesto urbano medievale”.
Il programma completo di “Patrimonio Mondiale in festa” è consultabile online sul sito internet del Coordinamento (www.unesco.modena.it). Prenotazioni allo Iat Informazioni e accoglienza turistica di piazza Grande 14, tel. 059 2032660, (www.visitmodena.it).
PROGRAMMA DEL WEEKEND DI FESTA
Per “Patrimonio Mondiale in festa 2019”, il Coordinamento del Sito Unesco dei musei Civici, in collaborazione con Musei del Duomo e Servizio promozione della città e turismo, mira con un programma articolato a coinvolgere la comunità nella trasmissione dei valori di cui è portatore il complesso monumentale cittadino.
Sabato 5 la festa sarà aperta poco prima delle 10 da un’esibizione con suono manuale delle campane, a cura dell’Unione campanari modenesi “Alberto Corni”: in onore della torre campanaria più importante della città il suono delle campane scandirà i vari momenti delle due giornate, introducendo l’apertura ufficiale alla presenza delle autorità prevista per le 10.30 nella sede dell’Urp. I campanari terranno inoltre dimostrazioni per il pubblico del metodo bolognese-modenese, sabato alle ore 11.30, 15.30 e 23 e domenica in chiusura, alle 19. Tra le suonate sono previsti due spettacoli itineranti, con ritrovo alla Petra Ringadora alle 16 e alle 21, a cura di Crono Organizzazione Eventi, dal titolo “Al suon della maggior campana”, su prenotazione, e laboratori organizzati da diverse scuole modenesi, che si terranno dalle 16 alle 19. L’Istituto Venturi propone nel Cortile dei Musei del Duomo “Diventa tu stesso Patrimonio dell’Umanità”, immersione virtuale nei luoghi inaccessibili del Sito; il Fermi porta in piazza, sotto al portico di Palazzo Comunale, delle dimostrazioni di pulitura del materiale lapideo, guidate da Roberto Monaco restauratore della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio; il Liceo Muratori San Carlo inviterà i cittadini a sfidarsi al “Mutinagame”, gioco da tavolo sulla nostra città inventato e realizzato dagli studenti. Alle 17 e alle 18 Federica Collorafi aprirà le porte dell’Archivio Diocesano per mostrare, su prenotazione, alcuni capolavori e le fonti legate al completamento della Torre. Dalle 18 alle 21, in tre turni, su prenotazione, sarà possibile immergersi in un’esperienza sensoriale nel Lapidario dei Musei del Duomo, guidati da Nadia Luppi e Cristina Mori nel percorso pensato per tutti, vedenti e non vedenti, “Metope empatiche e sguardi curiosi”, con l’accompagnamento musicale del Vecchi – Tonelli. Sono previste aperture straordinarie serali a ingresso gratuito per la Ghirlandina dalle 19 alle 23, con accompagnamento musicale del Vecchi Tonelli; per le Sagrestie del Duomo alle 19 e alle 21, su prenotazione; per i Musei del Duomo (orario di apertura per l’occasione 9 – 23), dove è in corso la mostra “Corpi celesti”, con i canti polifonici di Tavolata armonica alle 21, 21.45 e 22.30; per le Sale storiche di Palazzo Comunale, dalle 19 alle 23; per il percorso tattile “A portata di mano”, al piano terra di Palazzo Comunale, sabato dalle 16 alle 23 e domenica fino alle 19.
Domenica 6 la festa prosegue con visite guidate su prenotazione alle 10 e alle 11, curate da Rossella Cadignani e Francesca Piccinini, sul tema “Palazzo Comunale tra Medioevo e Rinascimento”. Dalle 15.30 Marco Bertarini aspetta bambini e famiglie nel cortile dei Musei del Duomo per la narrazione “Ghirlandina a testa in giù”; a seguire i partecipanti potranno cimentarsi nel gioco “La mia piazza non ha segreti”, con un premio per tutti. Mentre gli studenti ripropongono la dimostrazione di pulitura delle pietre e “Mutinagame”, alle 17.30 nel Salone dell’Arcivescovado del Palazzo Arcivescovile in corso Duomo, il pubblico sarà coinvolto nell’originale presentazione della ricerca di Sonja Testi “2019-1319: Ghirlandina a ritroso nel tempo.” con letture dell’attore Marco Bertarini (ingresso libero fino a esaurimento posti). Il programma completo è consultabile all’indirizzo www.unesco.modena.it o sui canali social dei Musei Civici di Modena.
Per partecipare alle iniziative che prevedono la prenotazione è possibile rivolgersi allo Iat (Ufficio informazione e accoglienza turistica), recandosi in piazza Grande 14, o telefonando allo 059 2032660, da lunedì a sabato dalle 9 alle 18 e domenica dalle 9.30 alle 18 (www.visitmodena.it).
GHIRLANDINA 700 E “IO SONO PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
“Patrimonio mondiale in festa” 2019 è dedicato anche alla Ghirlandina che compie 700 anni. La Torre, completata da Enrico da Campione nel 1319, nella serata di sabato 5 ottobre sarà visitabile con apertura straordinaria dalle 19 alle 23, e nel pomeriggio di domenica 6 ottobre sarà al centro di più appuntamenti e iniziative.
Nel Cortile dei Musei del Duomo a partire dalle 15.30 bambini e famiglie potranno partecipare a “Ghirlandina a testa in giù” e a “La mia piazza non ha segreti”, la narrazione di e con Marco Bertarini, e la caccia al tesoro con un quiz sulla torre simbolo della città, con un premio “magnetico” per i giocatori.
Alle 17.30, nel Salone dell’Arcivescovado di Palazzo Arcivescovile, in corso Duomo, si terrà un’originale presentazione, con letture dell’attore Marco Bertarini, della ricerca “2019-1319: Ghirlandina a ritroso nel tempo”, curata da Sonja Testi col supporto di Soroptimist International Club. Un percorso a ritroso per riscoprire quanto è accaduto alla Torre dal momento in cui è stata portata a termine a oggi.
La partecipazione agli eventi è libera, fino ad esaurimento posti. In caso di maltempo la narrazione si svolgerà all’interno del Lapidario dei Musei del Duomo.
L’indagine di qualità del 2016 sul sito Unesco ha rivelato come buona parte dei cittadini sappia che Duomo, Ghirlandina e piazza Grande rientrano nella Lista del Patrimonio mondiale dell’umanità, ritenendo che ciò sia un valore aggiunto.
Il piano di gestione del sito 2018/20 ha inoltre individuato tra i suoi obiettivi quello di accrescere il numero dei cittadini consapevoli e orgogliosi del proprio Sito con campagne e iniziative di sensibilizzazione per una maggiore condivisione dei valori civili, religiosi e artistici che esso incarna e per una partecipazione attiva alla salvaguardia del complesso. Da qui nasce “Io sono patrimonio dell’umanità”, campagna di comunicazione finalizzata ad accrescere ancor più nei cittadini un senso di appartenenza intorno al Sito Unesco e stimolare un sentimento di identità, tutela e valorizzazione verso ciò che è motivo di orgoglio per la storia della città. Il progetto si presenta proprio nell’ambito di “Patrimonio mondiale in festa” 2019.
PERCHÉ È PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
L’iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco del sito di piazza Grande con la Cattedrale romanica e la Torre civica Ghirlandina è avvenuta nel 1997 con questa motivazione: “La creazione congiunta di Lanfranco e Wiligelmo è un capolavoro del genio creativo umano, in cui una nuova relazione dialettica tra architettura e scultura si impone nello stile romanico. Il complesso modenese riveste un’importanza fondamentale nel testimoniare le tradizioni culturali del XII e XIII secolo; è inoltre uno dei migliori esempi di complesso monumentale in cui i valori religiosi e civici sono accorpati in un contesto urbano medievale”.
Alla motivazione sul sito web dell’Unesco sono affiancati i quattro criteri in base ai quali il Sito è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale.
(I): la Cattedrale di Modena e la Torre, con le straordinarie sculture e l’originale struttura architettonica, sono un capolavoro del genio creatore umano, grazie all’attività congiunta di due straordinari artisti, Lanfranco e Wiligelmo;
(II): tra il XII e il XIII secolo il complesso monumentale ha rappresentato una delle principali scuole di un nuovo linguaggio figurativo destinato ad avere una enorme influenza sullo sviluppo dell’arte romanica nella pianura padana. A livello europeo, le sculture del Duomo di Modena offrono un punto di vista privilegiato per comprendere il contesto culturale che ha accompagnato la rinascita della scultura monumentale in pietra. Pochissimi altri complessi monumentali, tra i quali Tolosa e Moissac, possono vantare tale importanza sotto questo particolare punto di vista;
(III): la costruzione del complesso è una delle testimonianze più eccezionali della società urbana nell’Italia settentrionale tra i secoli XII e XIII: la sua organizzazione, il suo carattere religioso, le sue credenze e i suoi valori sono tutti riflessi nella storia degli edifici;
(IV): il complesso monumentale costituito dalla Cattedrale, dalla Torre Civica e dalla piazza offre un esempio di sviluppo urbano strettamente collegato ai valori della vita civica, specialmente nelle relazioni che esso rivela tra l’economia, la religione e la vita politica e sociale della città.