Al mattino la conferenza stampa di inaugurazione con il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, questo pomeriggio i professionisti e gli operatori accompagneranno i cittadini alla scoperta dell’Hospice: giovedì 31 ottobre è davvero un giorno di festa con l’inaugurazione, presso la Casa della Salute “Regina Margherita”, dell’Hospice di Castelfranco Emilia.
Al taglio del nastro erano presenti, accanto al Presidente Bonaccini e al Direttore generale dell’Azienda USL di Modena Antonio Brambilla, il Sindaco di Castelfranco Emilia Giovanni Gargano e tutte le Istituzioni locali, i rappresentanti dei cittadini, la Fondazione di Modena e l’Associazione di Promozione sociale La San Nicola che hanno contribuito alla realizzazione della nuova struttura, la Direttrice del Distretto Antonella Dallari insieme ai professionisti sanitari.
Pienamente inserito nella Casa della Salute “Regina Margherita”, l’Hospice nasce come luogo di assistenza, accogliente e confortevole, a supporto delle persone con patologie neoplastiche e croniche in fase avanzata e progressiva, con una sintomatologia che ha un significativo impatto sulla qualità di vita sia dell’ammalato che del nucleo familiare. Attraverso un’assistenza personalizzata e multidisciplinare garantisce le migliori cure possibili in risposta non solo ai bisogni fisici, ma anche psicologici, spirituali, relazionali. L’obiettivo primario, infatti, è il miglioramento della qualità di vita, attraverso il controllo del dolore e degli altri sintomi, tenendo conto delle necessità della persona ammalata e della sua famiglia.
L’Hospice – la cui realizzazione è inserita tra le priorità del piano di riordino della rete dei Servizi approvato dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Provincia di Modena – è parte integrante della Rete di Cure Palliative (RLCP) che garantisce la continuità di cura tra ospedale, domicilio e ambulatorio. Il cittadino viene così guidato, dai sanitari a lui più prossimi, attraverso gli snodi della Rete, verso le proposte di assistenza più adeguate ai suoi bisogni. Se le cure palliative domiciliari non potranno essere perseguite, ecco che l’Hospice potrà diventare la risposta per il paziente e la sua famiglia.
“Garantire qualità e dignità alla vita di ogni paziente – ha ricordato il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini –. È l’insegnamento che ci viene dall’Hospice di Castelfranco Emilia, progettato e realizzato per accogliere, assistere e alleviare il dolore di persone che non possono più guarire. Un luogo unico, come unici sono i tanti Hospice presenti in Emilia-Romagna. Perché in questa regione, lo voglio ricordare – ha aggiunto il presidente – già dal ’94, anticipando la normativa nazionale, è iniziata la costruzione di una Rete per l’assistenza domiciliare ad ammalati di tumore a uno stadio molto grave, collegata con gli altri servizi del territorio e con i servizi ospedalieri. Negli anni questa forma di assistenza è stata rafforzata: oggi possiamo contare su una vera e propria Rete regionale delle Cure Palliative, di cui l’Hospice di Castelfranco Emilia è parte integrante. Per questo, giustamente e doverosamente come Regione abbiamo fatto la nostra parte per consentire la realizzazione di questa struttura. Qui ogni persona sarà seguita e sostenuta al massimo delle possibilità e lo stesso avverrà con i familiari. Sono sicuro – ha chiuso Bonaccini – che in questo luogo, così come è stato concepito, insieme a chi ci lavora, si sarà capaci di prendersi cura del dolore, anche quello estremo”.
“Siamo orgogliosi – ha dichiarato il Sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano – di ospitare nel nostro territorio il primo Hospice dell’Azienda USL di Modena, che si affianca a quello dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria. Un’opportunità che qualifica ulteriormente la nostra Casa della Salute e ne completa l’identità come luogo che intercetta i problemi di salute dei nostri concittadini. Castelfranco, con l’avvento di questa nuova e importante struttura, diventa ancora di più il luogo dove si promuove con concretezza il benessere della Comunità. Il nostro impegno, mi preme sottolinearlo, è costantemente indirizzato verso una direzione caratterizzata da una sanità sempre più attenta e preventiva, con la lente d’ingrandimento puntata sulle necessità dei cittadini. Non solo. L’Hospice è anche il paradigma del nostro sforzo per la comunità: l’Azienda sanitaria, le Istituzioni, il Comune, l’Unione dei Comuni e il volontariato, tutti insieme per fornire risposte e proporre miglioramenti (anche) nella sanità, sempre sotto il segno della concretezza. La vita a volte ci mette davanti a ostacoli apparentemente insormontabili, ma ciò non toglie che si possa e si debba preservare la dignità della persona, cercando di limitare il dolore fisico e, possibilmente, quello psicologico. L’Hospice vuole essere anche questo: un luogo ospitale dove trovano spazio le cure palliative, dove un’assistenza psicologica aiuta pazienti e famigliari, dove alle cure materiali si associa la cura della persona in toto e di chi gli sta accanto, anche con il sostegno del volontariato. Insieme si può e questo Hospice ne è la dimostrazione”.
“Questa struttura integra, amplia e migliora la rete dei servizi territoriali dell’Azienda USL di Modena – ha osservato il Direttore generale Antonio Brambilla – portando vicino ai cittadini un luogo accogliente e confortevole, che offre non solo assistenza medica e infermieristica, ma supporto e accompagnamento in un momento di particolare fragilità, con l’obiettivo di prendersi cura sia del paziente che dei familiari e caregiver, in modo personalizzato e multidisciplinare. L’Hospice di Castelfranco è un’opera di rilievo per tutta la provincia di Modena e che accrescerà l’offerta di assistenza all’interno della rete sanitaria provinciale. A questa struttura seguiranno gli Hospice previsti nelle altre aree del territorio: un incremento quantitativo e qualitativo di servizi nell’ottica di una medicina di prossimità, sempre più vicina ai cittadini nella risposta ai loro bisogni di salute”.
Dotato di 15 posti letto (11 stanze singole e due doppie), l’Hospice di Castelfranco Emilia dispone di un’ampia e luminosa zona relax con tisaneria, tv, cucina e salotto; vi sono poi gli ambienti di supporto all’assistenza, per un totale di 840mq, cui si aggiungono gli spazi esterni, con il grande parco storico di cui ospiti e familiari possono liberamente usufruire.
La collocazione dell’Hospice all’interno della Casa della Salute permette la collaborazione con tutti gli altri servizi distrettuali per soddisfare i bisogni complessi e articolati degli ospiti; la Casa della Salute inoltre sostiene e favorisce il volontariato, il coinvolgimento attivo dei cittadini e la creazione di una rete di sostegno intorno alla persona ammalata e alla sua famiglia. In questa logica, anche all’interno dell’Hospice il volontariato sarà presente per offrire un ulteriore supporto a professionisti sanitari, pazienti e famiglie.
Nel corso del pomeriggio, la giornata prosegue insieme ai professionisti sanitari, per accompagnare i cittadini alla scoperta di cos’è l’Hospice: oltre alla visita degli ambienti, la proiezione di video illustrativi della struttura e del cortometraggio “Cure Palliative: un valore, un diritto”, nato dalla collaborazione tra un’associazione del territorio, Zero K, e la Federazione Italiana Cure Palliative e realizzato per il 20esimo anniversario della Federazione.
Il cantiere
Consegnato il 28 giugno 2018, il cantiere è durato 16 mesi. Un progetto ambizioso e innovativo, che ha modificato il volto della Casa della Salute “Regina Margherita”: se da una parte è stato effettuato un importante miglioramento antisismico sulle strutture, dall’altra gli spazi che oggi vengono consegnati ai cittadini sono realizzati nell’ottica del massimo comfort, grazie all’utilizzo di materiali e finiture di alta qualità.
Il grande cantiere – 2300mq complessivi l’area interessata – prosegue ancora: dopo l’inaugurazione del blocco operatorio e dell’Hospice, sarà la volta del nuovo Ospedale di Comunità, per completare l’arricchimento quantitativo e qualitativo dell’offerta di assistenza a Castelfranco Emilia e sull’intera rete della sanità provinciale.
La ditta che si è aggiudicata l’appalto è la AR.CO. Lavori SCC di Ravenna. Il finanziamento complessivo è di 3milioni 405mila euro. Di questi, 1.512.000 euro sono relativi all’Hospice, cui la Regione ha contribuito con un finanziamento ad hoc di 90mila euro che integra gli altri fondi relativi al cantiere nel suo complesso, di provenienza regionale, statale e dell’Azienda USL di Modena.
La Rete delle Cure Palliative
Nel 2010 la Regione Emilia-Romagna ha definito principi e norme per garantire un’assistenza qualificata ed appropriata ai cittadini che necessitano di cure palliative, individuando la rete quale modello organizzativo capace di rispondere ai bisogni del paziente e della sua famiglia. In questo percorso, già ampiamente tracciato dalla normativa regionale antecedente al 2010, l’Emilia-Romagna ha poi individuato le modalità di riorganizzazione della rete locale delle cure palliative, armonizzando e integrando i modelli già vigenti con nuove modalità organizzative.
La provincia di Modena si avvia al completamento della rete con l’attivazione di questo nuovo Hospice che va così ad ampliare la già considerevole offerta regionale. Oggi in Emilia-Romagna sono infatti attivi uno o più Hospice per provincia, per un totale di 23 strutture e un’offerta residenziale che colloca la nostra Regione fra le prime in Italia. Anche il confronto dei dati di attività delle reti di cure palliative mostra un costante sviluppo del modello assistenziale emiliano-romagnolo, con la presa in carico di oltre 10.000 pazienti (e le loro famiglie), e una copertura di oltre il 40% dei deceduti per tumore contro il 24% del livello nazionale.
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Al taglio del nastro da sinistra: il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini; Giovanni Gargano, sindaco di Castelfranco Emilia; Antonella Dallari, direttrice del Distretto sanitario di Castelfranco Emilia; Antonio Brambilla, direttore generale Azienda USL di Modena.