A Bologna circolano auto meno inquinanti rispetto alla media nazionale: quasi una su due è Euro 5 o Euro 6, meno della metà delle macchine va a benzina, mentre quelle a metano o Gpl sono il doppio rispetto al dato nazionale. È la fotografia del parco auto in città scattata al 31 dicembre 2018 dall’Ufficio comunale di statistica.
La composizione del parco auto bolognese è più moderna rispetto alla media nazionale: le autovetture circolanti in classe inferiore all’Euro 4 sono il 35,3% a livello nazionale, a Bologna sono invece il 23,4% del totale. Le auto Euro 0 in circolazione in città (che dal primo gennaio 2020 in virtù dei provvedimenti della Ztl ambientale non avranno più il contrassegno per accedere nel centro storico), sono il 6,3%, contro il 9,5% del dato nazionale.
Aumentano le ibride e le elettriche, anche a seguito delle politiche progressivamente adottate dall’Amministrazione: superano quota 5.700 (nel 2017 erano 4.348, l’aumento è del 32%), pari al 2,8% del totale, contro il dato nazionale dello 0,7%. A Bologna le auto a benzina (comprese le ibride), nonostante siano ancora la tipologia più comune, dal 2005 ad oggi sono diminuite del 31,2%; al calo delle auto a benzina è seguita, oltre la crescita delle auto ibride, quella delle auto diesel, che sono aumentate del 57% dal 2005, mentre quelle a Gpl sono più che triplicate e quelle a metano più che raddoppiate nello stesso periodo.
Le Due Torri si distinguono poi per un tasso di motorizzazione molto basso, posizionandosi di fatto nella cerchia delle città con il rapporto tra numero di autovetture iscritte al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e abitanti tra i più bassi riferito alle grandi città italiane. Bologna si trova infatti all’undicesimo posto con 53,1 auto ogni 100 abitanti.
Continua la crescita del numero di motocicli iscritti circolanti in città: sono 56.743 a fine 2018, l’1,1% in più rispetto a fine 2017. Nell’arco di 16 anni l’aumento del numero di questi veicoli a Bologna è stato pari al 38,2%. Tra le moto bolognesi è ancora significativa la quota della classe Euro 0 (21,1%), sia pur inferiore al corrispondente dato nazionale (28%); tuttavia la classe Euro 3 è già la più numerosa in città e raggiunge il 42,4% (35,2% in Italia), mentre è in aumento la quota di moto Euro 4 (9,5%, contro il 6,5% nazionale).