È stato un Natale all’insegna della sobrietà, con l’unica eccezione del cibo. È quanto emerge da una rilevazione di Confesercenti Modena che ha intervistato settanta piccole imprese del commercio. Coinvolti i settori che di norma sono maggiormente interessati dalle vendite natalizie: abbigliamento, profumeria, elettronica, libri, alimentari, giocattoli e, naturalmente, ristorazione. Nonostante la metà degli esercenti intervistati riferisca di un andamento stabile delle vendite, è emersa la tendenza a scegliere regali meno costosi. Complice anche la crescente diffusione della cultura plastic free, il regalo più gettonato del Natale 2019 è stato l’urban bottle, la borraccia, rigorosamente in alluminio, alla moda e relativamente economica.

A soffrire di più è il settore dell’abbigliamento. I commercianti evidenziano che la contrazione delle vendite ha interessato soprattutto i capi spalla, generalmente più costosi; a questi ultimi si sono preferiti prodotti più economici come sciarpe e guanti. Tendenza simile, volta cioè al contenimento della spesa, si ritrova in profumeria dove l’attenzione si è concentrata verso prodotti di fascia medio bassa. Comportamento che si ripete quando si entra in gioielleria: alle pietre più costose si preferiscono oggetti di bigiotteria, agli orologi di marchi esclusivi, proposte legate alle tendenze della moda caratterizzate da prezzi decisamente più accessibili.

A fronte di una prevalente stabilità e di qualche segno meno, nelle vendite natalizie di quest’anno a sorridere sono soprattutto i gestori di negozi di alimentari di piccola e media dimensione e i ristoratori. Ad imporsi è stato il desiderio di trattarsi bene a tavola scegliendo tra le eccellenze gastronomiche nostrane: tortellini, zampone e aceto balsamico tradizionale di Modena in primis. Per le feste canoniche, 25 e 26 dicembre, in molti casi nei locali si è registrato il tutto esaurito. Un altro dato che evidenzia le nuove abitudini dei consumatori riguarda la tipologia di pranzi organizzati. Se da un lato diminuisce il numero di aziende che sceglie un ristorante per farsi gli auguri, dall’altro crescono le famiglie che decidono di ritrovarsi attorno a una tavola imbandita per brindare e scambiarsi i regali.

Discorso a parte per l’elettronica che risulta fortemente condizionata dal recente black friday. I commercianti segnalano che dopo un buon riscontro avuto a seguito del venerdì nero si è avuta una leggera frenata nelle vendite. Infine, soluzioni cui molti fanno ricorso per coniugare qualità e spesa contenuta restano i libri e, quando i destinatari sono i più piccoli, i giocattoli. 

“Non è stato un anno esaltante, ma d’altro canto anche sulle vendite legate alle feste natalizie si riflette il contesto di un Paese ricco di incertezze economiche ancor prima che politiche. Guardando al futuro, con una certa soddisfazione sottolineo che stiamo rilevando che anche nel piccolo commercio sempre più spesso si fa ricorso a piattaforme di e-commerce come forma d’integrazione dei propri canali di vendita. In questi casi i numeri premiano coloro che, sostenuti anche dall’Associazione, hanno deciso di allargare la potenziale clientela sbarcando sulla rete.  Rispetto all’abbigliamento, sicuramente il settore più penalizzato, ora guardiamo ai saldi che nella nostra regione prenderanno il via dal prossimo 4 gennaio” commenta Marco Poggi, responsabile provinciale delle politiche associative di Confesercenti Modena.

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