In considerazione delle indiscrezioni apparse sugli organi di stampa nei giorni scorsi che hanno procurato un forte allarme sociale tra i residenti della zona, appare opportuno fornire le giuste esposizioni dei fatti che hanno determinato la rissa tra giovani sotto i portici dell’isolato “S.Rocco” la sera di sabato 28 dicembre scorso.
L’Autorità Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il Questore di Reggio Emilia Antonio Sbordone, aveva, come noto, nei giorni scorsi approntato un piano straordinario di servizi di controllo del territorio basato su determinati obbiettivi da sottoporre all’esame delle Forze impiegate piuttosto che dalle zone della città come abitualmente si usa fare.
Le Forze a disposizione impiegate sono state messe in atto dalla Polizia di Stato e dal Comando della Polizia Municipale.
Uno di questi obbiettivi era appunto l’isolato S.Rocco che nelle previsioni della Questura sarebbe stato interessato da un’alta affluenza di giovani dovuta essenzialmente dalla chiusura festiva del periodo scolastico.
Sin dal giorno 19 dicembre pertanto gli uomini della Polizia di stato e della Polizia Locale hanno ripetutamente operato delle identificazioni di giovani che stazionavano sotto l’isolato operando una vera e propria mappatura delle presenze.
Questa circostanza è stata determinante per indirizzare le indagini ancora in atto, da parte degli uomini della Squadra Mobile per i fatti di seguito esposti.
Oltre alla mappatura, gli investigatori stanno incrociando le testimonianze acquisite, le immagini della videosorveglianza pubblica e privata nonché i filmati girati con i telefonini privati dai testimoni oculari.
La ricostruzione:
Alle ore 20.20 circa, di venerdì 27 dicembre, personale della Squadra Volante della Questura di Reggio Emilia interveniva in via Filippo Re per la segnalazione di rissa in strada tra cittadini stranieri. Giunti sul posto si constatava che i corrissanti si erano immediatamente dileguati, rinvenendo soltanto numerosi cocci di bottiglia e due auto in sosta danneggiate precisamente una Renault Clio con il parabrezza infranto e una Volvo con alcune ammaccature sul cofano e la cappotta. Immediatamente due equipaggi di Volante hanno dato inizio alle operazioni di rintraccio e poco dopo nella vicina Via Roma, identificavano 12 cittadini di nazionalità egiziana di età compresa dai 18 ai 23 anni che sulla scorta delle descrizioni fornite da alcuni testimoni oculari, apparivano corrispondenti ai partecipanti alla rissa poco prima.
Il giorno seguente, Sabato 28 alle ore 18.20 circa il personale volante interveniva in Piazza della Vittoria per la segnalazione di rissa in atto. Giunti sul posto diversi testimoni riferivano che due gruppi di giovani si erano fronteggiati con mazze e bottiglie facendo perdere le loro tracce.
Nel corso delle ricerche in zona veniva identificato M. S. nato in provincia di Reggio Emilia classe 2001 che presentava numerose ferite alle mani ed escoriazioni al collo e al viso. Il ferito che nell’immediatezza riferiva di aver partecipato all’animata discussione passata poi alle vie di fatto essenzialmente per futili motivi, veniva immediatamente trasportato al pronto soccorso per le cure del caso.
In serata gli operanti della squadra volante si recavano presso l’ospedale di Reggio Emilia per verificare se altre persone, coinvolte nella lite, si erano rivolte al pronto soccorso per eventuali medicazioni. Sul posto rintracciavano E. M. M. R. M. cittadino egiziano classe 1999, che era in attesa delle cure del caso avendo riferito al personale medico di essersi procurato le ferite a seguito di una caduta accidentale mentre era alla guida della sua bicicletta.
Gli Agenti delle Volanti però si avvedevano che le ferite del giovane non erano compatibili con la descritta caduta. Inoltre il giovane era stato identificato il venerdi precedente essendo uno dei 12 cittadini egiziani fermati subito dopo la presunta rissa in via Filippo Re. Gli stessi agenti lo riconoscevano in quanto il giorno 23 dicembre era stato nuovamente identificato assieme ad altri cittadini egiziani nei pressi della pista di pattinaggio a seguito di una minaccia che lo stesso aveva rivolto nei confronti di un cittadino estone per fatti legati ad una ennesima denuncia di rissa in città.
Mentre gli agenti stavano operando come meglio suindicato hanno dovuto, all’interno del pronto soccorso, placare gli animi tra lo stesso egiziano e il cittadino italiano ferito nella rissa che , nel frattempo, riferiva ai poliziotti che la rissa sarebbe stata generata da un gruppo di egiziani nei confronti di un altro gruppo di giovani di origine albanese ed italiana e che lo stesso egiziano presente al pronto soccorso era uno dei partecipanti.
Nella mattinata odierna un cittadino italiano minorenne si è presentato in Questura per denunciare una rapina avvenuta ai suoi danni sabato 28 proprio in concomitanza con gli eventi descritti effettuata, a suo dire, da cittadini egiziani che, dopo avergli mostrato un coltello, lo derubavano dei soldi in esso contenuti.
Tutti i fatti esposti che possono ancora meglio far luce sugli episodi che hanno suscitato così tanto clamore sono stati posti sotto esame da parte degli investigatori della Quadra Mobile ai quali il Questore ha incaricato di svolgere minuziose indagini anche “ a largo raggio” senza escludere altri sviluppi in direzioni investigative diverse.