La notte dell’arte – La cultura sotto la luna e le stelle, venerdì 31 gennaio propone una visita guidata notturna ad uno dei luoghi più carichi di storia della città, la Chiesa della Madonna del Macero o “di Sotto” a Sassuolo.
Già antico sacello, sorto per la venerazione di un’immagine mariana rinvenuta in un “macero” per la canapa e attestato dalle fonti a partire dalla fine del Duecento, questo tempio mariano fu ristrutturato e ampliato nel 1567, quando i Pio di Savoia, signori di Sassuolo, decisero di affiancare al luogo di culto della preziosa immagine della Vergine una comunità religiosa. Dopo alcuni Padri Serviti del locale convento di San Giuseppe, infatti, nel 1574 giunsero nel complesso della Madonna del Macero i Francescani Conventuali, che apportarono modifiche e ampliamenti conclusi nel 1593. Il sontuoso apparato decorativo degli altari, che raccoglie le novità stilistiche proposte negli stucchi del vicino cantiere del Palazzo Ducale, fu eseguito verso la metà del Seicento.
Trasferitisi i Padri Conventuali nel complesso di San Giuseppe, già dei Padri Serviti, a seguito delle soppressioni napoleoniche, la chiesa fu nuovamente affidata a a religiosi, i Frati Minori Osservanti, solo nel 1826, che rimasero a officiarla fino al 1866, quando a seguito dei provvedimenti post unitari, i loro beni furono acquisiti dal Comune di Sassuolo, a cui rimasero fino alla metà del Novecento.
Eretta canonicamente parrocchia nel 1963, dal 1965 al 1980, quando diventa parrocchia diocesana, la chiesa è retta dai Frati Cappuccini che, sul finire degli anni sessanta, decidono – purtroppo – di demolire l’antico convento per erigere l’adiacente moderno edificio attuale.
Una suggestiva visita guidata notturna, dunque, e un’imperdibile occasione per scoprire un altro importante tassello della storia artistica della città in compagnia di Luca Silingardi.
Programma:
ore 21.00
– Ritrovo nel sagrato della chiesa
(all’incrocio tra via Frati strada alta e via Radici in Piano) partecipazione libera senza bisogno di prenotazione
Informazioni presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico: 0536 880 801