Tempi duri per chi delinque nel reggiano: se da un lato risultano fortemente contenuti i reati contro patrimonio, dall’altro il periodo non è certamente favorevole per corrieri di droga e pusher. Il tutto in conseguenza dei massicci controlli svolti anche in provincia di Reggio Emilia dai carabinieri del Comando Provinciale reggiano per verificare il rispetto delle restrizioni dei D.P.C.M. emanati recentemente in via d’urgenza in ragione dell’attuale situazione di emergenza sanitaria legata al Covid 19.

A monitorare il territorio della provincia, con compiti prettamente di osservazione, il Colonnello Cristiano Desideri – comandante Provinciale di Reggio Emilia  – sta impiegando anche personale con auto civetta in supporto agli equipaggi in colori d’istituto. Ieri mattina la strategia operativa adottata dai carabinieri nel reggiano, ha portato i dovuti risultati  in prossimità del casello dell’A22 Reggiolo – Rolo. L’importante snodo stradale monitorato dai carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Reggio Emilia ha permesso di intercettare e fermare due auto i cui occupanti, non solo sono risultati inosservanti del provvedimenti finalizzati a contenere gli spostamenti per l’emergenza sanitaria, ma sono risultati legati all’illecita attività della compravendita di sostanze stupefacenti, essendo stati trovati in possesso di importanti quantitativi di stupefacente in prevalenza cocaina.

Per questo motivo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia, unitamente ai colleghi della sezione radiomobile della compagnia di Guastalla, hanno arrestato un 26enne ed un 19enne, entrambi nativi e residenti a Napoli giunti dal casello a bordo di una Fiat Panda imbottita di droga, e un napoletano 38enne residente a Fabbrico che attendendoli al casello a bordo di un’Audi A4 si incamminava con loro probabilmente verso casa sua dove i carabinieri hanno sequestrato altra ingente partita di droga. I tre al termine delle formalità di rito sono stai quindi ristretti a disposizione della Procura reggiana.

I carabinieri complessivamente hanno sequestrato oltre 7 etti di cocaina, uno circa di hascisc, materiale vario per la pesatura e il confezionamento delle dosi, contante per oltre 10.000 euro ritenuto provento dell’illecita  attività, un agenda con importanti appunti contabili afferenti lo spaccio e i telefoni dei tre ritenuti il tramite per i contatti con i clienti.

E’ accaduto ieri mattina quando, intorno alle 7.00, i carabinieri con auto civetta hanno notata ferma, in prossimità dell’ingresso del citato casello, un’Audi con a bordo un uomo. Dopo circa mezzora proveniente dall’autostrada entrava nel casello una Fiat Panda con altri due uomini a bordo. I tre si incontravano un attimo per poi nelle, rispettive auto, dirigersi verso Reggiolo. Quanto osservato veniva passato ai colleghi incolori d’istituto, posizionati poco lontano, che intimavano l’alt alle due autovetture procedendo con i colleghi in borghese nel frattempo sopraggiunti ai dovuti controlli di polizia. Nel corso delle procedure di identificazione i tre, oltre ad apparire nervosi, non erano in grado di giustificare la loro presenza in ragione del divieto imposto dal citato D.P.C.M. 9 marzo 2020. Gli approfonditi controlli effettuati successivamente portavano a rinvenire occultati all’interno del vano motore della Panda due involucri contenti rispettivamente un etto di hascisc e oltre 3 di cocaina sequestrati unitamente ai 4 cellulari posseduti dai due occupanti e la stessa Panda risultata presa a noleggio.  Alla luce di quanto emerso i tre venivano arrestati per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

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