“E’ incredibile la tenacia con cui il Pd di Sassuolo invece di chiedere scusa al comandante della polizia locale e di pretendere le dimissioni dei consiglieri che lo avrebbero voluto ‘picchiare’ si ostina ad accusare il sindaco di avere diffuso un audio registrato dai microfoni del Consiglio comunale. Ripeto, a Modena per molto meno la sinistra ha chiesto le dimissioni del vicesindaco sempre Pd Cavazza. Noi della Lega non prendiamo certo lezioni di democrazia da un partito che ha rallentato per 18 mesi il riscrutinio delle schede per l’elezione del Senato ingiustamente invalidate e che hanno visto il nostro collegio tornare alla Lega. Si vergognino questi stalinisti che solo il 31 luglio scorso hanno occupato l’aula di Palazzo Madama per evitare che i Sassolesi avessero finalmente giustizia dei voti sottratti nelle urne che hanno poi proclamato il vincitore. Democratici di nome come la Repubblica Democratica della Germania Est”.

Così il senatore Lega Stefano Corti replica alla nota inviata poco fa dal Pd di Sassuolo in risposta al suo intervento di stamane.

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