Un progetto eco-compatibile, sul modello di alcuni interventi già adottati in realtà di paesi dell’arco alpino come Slovenia e Austria e recentemente anche in Piemonte, la nuova ed innovativa Traversa di Cerezzola – nel Comune di Canossa – ottiene la conferma, dalle autorità competenti, della sua validità funzionale e ambientale e si appresta a diventare realtà concreta , appena arriveranno i finanziamenti, volta ad incrementare le opportunità di approvvigionamento idrico condiviso dalle due bonifiche direttamente dal Torrente Enza.
Al netto di un deficit di acqua abbondante e ormai del tutto conclamato, visti gli ormai endemici periodi di prolungata siccità, il percorso del Tavolo Tecnico del Fiume Enza aveva già prospettato mesi fa alcune soluzioni che potessero accompagnare il percorso di mitigazione del fenomeno; così i due Consorzi di Bonifica dell’Emilia Centrale e Bonifica Parmense hanno accelerato la fase di progettazione arrivando in poco tempo ad un vero e proprio piano di intervento non impattante che consentirà di guadagnare risorsa idrica, levare cemento dall’alveo e, attraverso l’impiego di appositi gonfiabili, trasformare una traversa nata per ragioni di sicurezza idraulica negli Anni ’50 in un impianto ad utilizzo plurimo per non disperdere risorsa quando presente a beneficio delle colture tipiche.
“L’approvazione governativa del progetto – esordisce durante il sopralluogo il presidente del Consorzio Emilia Centrale Matteo Catellani – mostra quanto la capacità di pianificazione infrastrutturale dei Consorzi sia oggi di ottimo livello qualitativo in grado di muoversi in tempi utili e a seconda delle necessità. La speranza ora è che il sostegno economico a questo progetto possa arrivare a ridurre le aspettative delle aree circostanti per un parziale ristoro dei bisogni che restano ancora tanti da risolvere”.
Una delle caratteristiche più rilevanti di questa pianificazione congiunta è proprio quella di andare a colmare un gap distribuendo l’opportunità di avere maggior quantità di risorsa in ben due comprensori provinciali gestiti dai rispettivi Consorzi, quello dei comuni reggiani della Val d’Enza e, per la sponda Parmense, i comuni di Traversetolo, Neviano, Montechiarugolo e marginalmente quello di Parma capoluogo: “ L’unione fa la forza – commenta il presidente del Consorzio Bonifica Parmense Luigi Spinazzi – ma soprattutto la necessità consolidata ingegna chi costantemente ogni giorno è impegnato a individuare soluzioni utili per sostenere le valenze colturali e le produzioni di eccellenza dei nostri territori a vocazione agroalimentare di eccellenza. Purtroppo si trattiene sempre troppa poca acqua nei periodi in cui cade e poi si trascorrono mesi di siccità facendo sforzi immani per trovare soluzioni di emergenza, occorre avere una progettualità più impattante sui bisogni reali dei territori”.
Risposte ulteriori e particolarmente attese infatti, in questo complesso mosaico che si chiama Val d’Enza, si attendono a breve sul piano complessivo di interventi in sede di pianificazione regionale. Nel frattempo l’apporto del nuovo progetto della Traversa di Cerezzola potrà garantire fino ad un massimo di ulteriori 70mila metri cubi di risorsa idrica oltre ai 100 mila di oggi per un quantitativo complessivo di oltre 170 mila mc rinnovabili fino a 5 volte nel corso dei periodi di fabbisogno: una quantità in grado di dare buona boccata di ossigeno alle imprese dell’area considerata. Il costo dell’opera che, come anticipato, attende finanziamento ministeriale supererà i 12 milioni di euro.