La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ha detto sì alla realizzazione degli interventi previsti nel progetto di riqualificazione del primo stralcio funzionale del complesso Sant’Agostino. L’autorizzazione, comunicata lunedì primo giugno, riguarda la parte demaniale del comparto dell’ex ospedale, in concessione all’Università di Modena e Reggio, destinata a ospitare il nuovo allestimento dei Musei Universitari.
Lo hanno annunciato oggi, nel corso di una conferenza stampa negli spazi del Sant’Agostino, il presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il rettore dell’Università di Modena e Reggio Carlo Adolfo Porro. Assente la direttrice delle Gallerie Estensi Martina Bagnoli perché fuori Modena. Tutti hanno sottolineato l’importanza di avviare finalmente l’intervento di recupero, restauro e riqualificazione che consentirà di restituire alla città un edificio connotato da una identità definita, segnata dalla connessione tra Teatro Anatomico, Musei Anatomici e Musei Scientifici.
Come richiesto dalla Soprintendenza, il progetto autorizzato presenta scelte e soluzioni ispirate a principi di minimo intervento, della reversibilità, dell’autenticità della materia storica, del rispetto dell’evoluzione della storia del manufatto e della compatibilità chimico-fisica e meccanica di quanto proposto. Considerata l’importanza di acquisire informazioni sullo stato dei materiali e delle finiture, è stata effettuata una campagna di saggi stratigrafici e strutturali integrativa. Le ricerche sono state finalizzate alla conservazione delle parti architettonicamente pregiate.
Il progetto di restauro e riqualificazione dell’ex ospedale Sant’Agostino viene realizzato nell’ambito del nuovo Polo della Cultura che comprende anche Palazzo dei Musei ed ex Ospedale Estense, dove il cantiere è in corso. L’Accordo di programma relativo al Polo della Cultura, avviato per iniziativa della Fondazione di Modena nel 2016 e sottoscritto a inizio ottobre 2018 da Ministero, Comune, Università e Fondazione al termine del percorso in Conferenza dei Servizi, ha ottenuto infine il via libera del Consiglio comunale il 25 ottobre 2018.
L’intervento sul primo stralcio, all’interno del progetto Ago-Modena Fabbriche Culturali, consente finalmente di integrare, in un unico percorso narrativo e di valorizzazione organica, il Teatro Anatomico, i corrispondenti Musei Anatomici e i Musei Scientifici. Il modello operativo, che ha permesso di definire il recupero degli spazi architettonici in funzione del progetto culturale, è in linea con le ultime tendenze nell’organizzazione dei sistemi museali.
Le attività culturali ed espositive, già avviate a partire dall’inaugurazione del Teatro Anatomico nel febbraio 2018, non verranno interrotte dall’avvio dei lavori, così come proseguiranno secondo quanto già programmato le attività del Future Education Modena e del Centro Interdipartimentale sulle Digital Humanities di Unimore.
I lavori inizieranno entro i prossimi mesi del 2020, una volta finalizzati gli ultimi passaggi autorizzativi. E’ inoltre già in fase avanzata la progettazione dei successivi stralci, in particolare quella relativa all’ospedale militare che verrà consegnata alla Soprintendenza entro il mese di Giugno.