“Settembre sarà un mese cruciale sotto vari punti di vista, per saggiare e testare la capacità di ripartire in sicurezza. Uno dei nodi cruciali in tal senso – afferma FILT Cgil Modena – sarà la riapertura delle scuole e la garanzia di un sistema di trasporto pubblico sicuro ed efficiente”.

“Ora proprio il trasporto pubblico, nello specifico nella provincia di Modena, è da anni un tallone d’Achille per il nostro sistema di servizi, spesso peraltro assunto agli onori delle cronache, sia per questioni sindacali e contrattuali (è nota la pluriennale vertenza degli autisti in Seta sulle condizioni di lavoro degli stessi) sia per questioni di sicurezza collegate a situazioni, più volte denunciate, di sovraffollamento sugli autobus nonché alle vetustà del parco mezzi dell’azienda di trasporto pubblico locale, la quale solo negli ultimi tempi aveva iniziato un percorso di investimenti e di rinnovamento della flotta autofinanziato e da lungo tempo richiesto e rivendicato anche dal sindacato.

Tale condizione è indiscutibilmente legata ad alcuni vulnus storici, quali la sottocapitalizzazione di Seta e la ripartizione delle risorse previste dal Fondo per il Trasporto Pubblico da parte della regione al livello locale, che storicamente ha visto premiate, dal punto di vista economico, altre realtà rispetto alla Provincia di Modena.

Non possiamo pertanto che condividere le recenti richieste del Presidente della Provincia Tomei che in una lettera aperta alla regione ha  chiesto di porre fine a tali “penalizzazioni”.

La battaglia per una più equa ripartizione delle risorse tra i vari livelli provinciali e tra  le varie aziende di trasporto pubblico locale operanti in Regione è un tema ormai non più differibile.

Negli anni scorsi, come FILT-CGIL abbiamo più volte denunciato tale situazione attraverso conferenze stampa, ordini del giorno, lettere aperte alla cittadinanza e presidiando in più di una occasione il consiglio comunale e la cosiddetta commissione S.E.T.A., anche sollecitando interrogazioni che però, sino ad oggi, non hanno sortito mutamenti significativi.

L’attuale situazione necessita di una ridefinizione urgente delle quote di riparto delle risorse al fine di omogeneizzare i trattamenti tra le varie province e dunque adeguare la situazione modenese a quella degli altri territori provinciali.

Ciò è tanto più necessario in previsione della riapertura delle scuole a settembre e della impellente contingenza di garantire un servizio pubblico efficiente e in piena sicurezza.

Le necessità previste indicano la carenza di circa 120-130 mezzi rispetto alla flotta attualmente disponibile, di cui solo poche decine saranno reperibili sul territorio tramite i privati. Questi numeri portano in luce una contestuale carenza storica di personale, anche questa legata alla mancanza di risorse e alle conseguenti disparità interna al personale di SETA (tra vecchi e nuovi assunti).

E’ urgente definire i contingenti necessari con i soggetti preposti ovvero la provincia, l’agenzia per la mobilità e l’azienda di trasporto pubblico locale e sollecitare dalla regione un riscontro urgente che possa portare a ridefinire i riparti economici per le singole province andando a superare penalizzazioni storiche che non possono essere ulteriormente mantenute.

Non bastano certo infine le risorse aggiuntive previste dal recente Decreto Agosto (400 milioni di euro a livello nazionale) di cui ancora non conosciamo i riparti provinciali, ma che non possono certo bastare a compensare le risorse perse con l’emergenza Covid-19.

In tal senso la Filt-Cgil di Modena sarà in prima linea, anche all’interno della recentemente attivata discussione per il rinnovo del Patto per il Trasporto Pubblico Regionale, nei confronti di tutti i soggetti interessati per rivendicare la garanzia e il miglioramento di un servizio essenziale a supporto della comunità e della platea delle migliaia di studenti modenesi che da settembre ritorneranno a scuola, come quello del Trasporto Pubblico Locale” – conclude Filt/Cgil Modena.

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