ROMA (ITALPRESS) – “Al presidente del Consiglio Conte noi diciamo con chiarezza che tutte le risorse del recovery plan devono assolutamente essere spese per crescita e lavoro. A partire dallo sblocco delle infrastrutture materiali ed immateriali: lì abbiamo 100 mld bloccati da anni. Occorrono tanti investimenti in ricerca, innovazione, digitalizzazione e formazione perchè è di questo che il Paese ha bisogno”. Lo ha detto stamattina nel corso della trasmissione “Settegiorni” su Rai Uno la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan. “Come Cgil, Cisl e Uil abbiamo detto con chiarezza che alle risorse ingenti del recovery fund debbano essere immediatamente sommate quelle del Mes sanitario. Lo ricordo: circa 37 mld. Noi abbiamo avuto in questi anni tagli della sanità pubblica di quasi 38 mld che si sono tradotti in meno posti letto, meno infermieri, meno medici, meno personale sanitario in generale. Quindi, le risorse del Mes vanno utilizzate e vanno utilizzate subito. Questo indugio è incomprensibile se non con motivazioni che nulla hanno a che fare con il bene del paese e con il far ripartire la crescita”, ha aggiunto la leader Cisl.
“L’Italia ha una caratteristica molto negativa e non da oggi: noi dal 2014 al 2020 siamo riusciti ad utilizzare e spendere nemmeno un terzo dei fondi europei, a partire dall’incapacità programmatoria che caratterizza il nostro Paese. Anche le regioni, non solo i governi che si sono succeduti – ha sottolineato Furlan -. Oggi la partita dei fondi europei è vitale per il paese. Se non utilizziamo bene le risorse è evidente che avremo sulla coscienza il rimorso di avere creato condizioni disastrose per il futuro”.
ITALPRESS).

Ora in onda:
________________