Un investimento complessivo di 1 milione e 600mila euro voluto e finanziato dalla Regione per contrastare il divario digitale e garantire a tutti pari diritti digitali attraverso la realizzazione di impianti che assicurino il collegamento voce e dati nei comuni dell’Appennino emiliano-romagnolo non ancora adeguatamente coperti dal segnale.

Quello del comune di Pievepelago è il terzo impianto ad essere attivato, dopo quelli di Vezzolacca (PC) e Tornolo (PR), grazie ad una partnership pubblico-privato multilivello: i Comuni coinvolti mettono a disposizione uno spazio in comodato gratuito alla Regione che, tramite Lepida Scpa, società regionale per l’infrastrutturazione digitale, realizza la struttura porta antenne di proprietà pubblica a disposizione degli operatori telefonici con autorizzazione nazionale. A Pievepelago la copertura voce e dati è resa possibile grazie all’installazione di ripetitori da parte di Tim.

Con il progetto ‘Cellulari in montagna’ la Regione, tramite Lepida, ha infatti istituito un tavolo di confronto con gli operatori mobili cellulari (Tim, Vodafone, Iliad, WindTre) che ha consentito di creare un percorso condiviso e mirato alla realizzazione di copertura di telefonia mobile in aree dove gli operatori non avevano previsto un piano di copertura.

“Nelle prossime settimane si concluderanno i lavori per l’attivazione di ulteriori 4 tralicci e i restanti 10 saranno completati nei prossimi mesi. Complessivamente l’intervento consentirà di potenziare la rete di telefonia mobile nelle aree di montagna che presentano carenze di copertura e che sono state individuate attraverso una ricognizione avviata nel 2017 da Lepida, in collaborazione con UNCEM (Unione nazionale Comuni, Comunità Enti montani) e i Comuni – ha spiegato l’assessora alla Montagna, Barbara Lori – sui 17 siti già individuati abbiamo agito con priorità e, grazie allo stanziamento di ulteriori 500mila euro nella legge di assestamento al bilancio regionale approvata a luglio, in base agli impegni assunti dagli operatori di telefonia mobile, abbiamo già identificato ulteriori 11 località su cui intervenire con l’obiettivo di azzerare il divario digitale e assicurare pari opportunità a tutti i cittadini nell’accesso alla rete”.

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