Poco prima delle ore 14 di ieri Agenti della Polizia di Stato sono intervenuti in via Emilia all’Ospizio a seguito della richiesta  di un uomo che lamentava il furto del portafogli e dello smartphone. Quest’ultimo, secondo quanto riferito, era stato dallo stesso localizzato tramite apposita app e si trovava nei paraggi. Il richiedente, un ventottenne della provincia di Modena, asseriva che nella stessa mattinata ignoti si erano introdotti all’interno degli uffici della ditta in cui lavorava e avevano asportato portafogli e smartphone aziendale approfittando di un momento di distrazione.

All’interno del portafogli  erano custoditi documenti e bancomat oltre a una carta di debito. La vittima contattando l’apposito numero verde per bloccare la carta bancomat apprendeva che, nel frattempo,  ignoti avevano effettuato due pagamenti. Uno per l’acquisto di un titolo di viaggio per i mezzi SETA e l’altro presso un negozio di via Emilia all’Ospizio.

Al momento dell’intervento lo smartphon veniva localizzato nei pressi di un negozio di articoli per l’igiene della casa, sempre di via Emilia all’Ospizio. A questo punto gli Agenti della Polizia di Stato prendevano contatti con uno dei dipendenti del negozio il quale riferiva di ricordare esattamente un soggetto con un piumino lungo di colore scuro, pantaloni di tuta felpata di colore scuro, mascherina chirurgica al volto e zaino in spalla che, poco prima, era entrato nel negozio.

L’individuo, di circa 50 anni, aveva una marcata inflessione dialettale campana, si era aggirato con fare sospetto tra le corsie parlando continuamente al cellulare ad alta voce per poi recarsi in cassa chiedendo di acquistare un profumo. Al momento del pagamento aveva provato ad effettuare il pagamento con il bancomat ma non riusciva poiché il pos segnalava “autentificazione negata”.

A quel punto si era allontanato frettolosamente e il commesso asseriva di essere in grado di riconoscere il soggetto con assoluta certezza qualora lo avesse rivisto. Gli Agenti della Polizia di Stato ripreso il servizio di controllo del territorio, alle 15.50,  in centro storico, in piazza del Monte, rintracciavano un soggetto corrispondente alle descrizioni fornite dai testimoni. Identificavano quindi un cinquantenne con precedenti di polizia e penali con condanne passate in giudicato per reati contro il patrimonio che corrispondeva alle descrizioni dei negozianti. Perquisizione personale  dava esito positivo in quanto all’interno dello zaino portato a spalla dal soggetto veniva rinvenuta una tronchese in metallo della lunghezza di 22 cm contestualmente sequestrata e trattenuta presso questi Uffici a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, inoltre, si constatava il possesso di oggetti presumibilmente riconducibili ai beni acquistati col bancomat rubato. La corrispondenza degli importi infatti risulta elemento indiziario dell’illecito utilizzo della carta del richiedente. A carico del soggetto venivano pertanto redatti atti a carico ex art. 707 C.P.

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