E’ scomparso nella notte Ezio Bellei, il “decano” dei pittori sassolesi. Bellei nasce, infatti, nel 1921 a Colombarone (avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 5 luglio).

Il lavoro alle Officine Ballarini, rinomata azienda che costruiva macchine agricole, verso la metà degli anni ’50 gli consente un appartamento a Sassuolo dove trasferirsi con la moglie e i genitori. Alla Ballarini è nata la passione di Bellei per i colori. Quando c’era sciopero lui ne approfittava per rimanere in reparto a “poltigliare” con gli smalti sintetici. Nei primi anni ’60 inizia da autodidatta la sua attività pittorica ma prende anche a interessarsi al lavoro di altri artisti, visitando le gallerie di Sassuolo e leggendo libri. Importante per lui diventa l’incontro con Giorgio Ruggeri, critico e giornalista bolognese, il quale sostiene che il mondo vegetale è una fonte inesauribile di ispirazione.

Nel 2010 donò venti sue opere alla collezione civica del Comune di Sassuolo; donazione che si tramutò in una mostra, in “PaggeriArte” di cui Luca Silingardi curò le note critiche: “Quella di Bellei – scrisse-  è una pittura fatta di sensazioni, anche ossessive, che risalgono dal profondo, dallo stesso inconscio, in cui l’eloquenza del colore s’impone sull’avvolgente cupezza dell’oscurità, dispiegando un discorso di personale lirismo, al di là della forma e della figuratività”.

“Un punto di riferimento per tanti pittori sassolesi – commenta il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – maestro e fonte d’ispirazione per tanti associati al Gruppo Pittori J. Cavedoni che rappresenta una delle fucine artistiche e culturali della nostra città. Ai famigliari e ai suoi tanti amici vanno le più sentite condoglianze a nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera città di Sassuolo”.

Il funerale di Ezio Bellei si svolgerà sabato prossimo, a partire dalle ore 9,30, presso la chiesa della SS Consolata

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