La Fondazione Marco Biagi e il Dipartimento di Economia Marco Biagi di Unimore organizzano un evento online per presentare i risultati del ‘Performance Management Report 2020’, un sondaggio che monitora le tendenze in atto nei sistemi e nelle pratiche di performance management delle aziende italiane, attraverso la somministrazione contemporanea di due questionari a un campione di imprese e lavoratori.

Si tratta del secondo report elaborato dall’Osservatorio permanente sul Performance Management, ideato dalla Fondazione Marco Biagi, in sinergia con il Dipartimento di Economia Marco Biagi e la Scuola di dottorato E4E e realizzato in collaborazione con l’Osservatorio JobPricing e il supporto di Etjca.

La presentazione si terrà online giovedì 12 novembre, alle ore 17.30. Per partecipare è necessario compilare il modulo di iscrizione, presente sul sito www.fmb.unimore.it.

L’introduzione è affidata al prof. Tommaso Fabbri di Unimore e Vicepresidente del Comitato Scientifico della Fondazione Marco Biagi. Seguiranno gli interventi di: Alessandro Fiorelli, Amministratore delegato di JobPricing e di Ylenia Curzi, Prof.ssa del Dipartimento di Economia Marco Biagi e membro del Comitato scientifico della Fondazione Marco Biagi, che presenteranno i principali risultati del Report.

Discuteranno del sistema di performance management in Italia, prendendo spunto dai dati emersi dal Report, Filippo Desiderio Consulente HR e Alumno DEMB e Valeria Martinelli, PhD candidate in Lavoro, Sviluppo Innovazione, Unimore e HR Manager, Gruppo Hera.

Realizzata nel periodo giugno-luglio 2020, a ridosso della sperimentazione forzata del “lavoro agile” durante la pandemia, la ricerca offre numerosi spunti di riflessione su come aziende e lavoratori stiano reagendo alla riconfigurazione spazio-temporale delle prestazioni di lavoro e sulle implicazioni operative per il Performance Management.

“L’approfondimento di quest’anno è quindi dedicato – spiega il prof. Tommaso Fabbri di Unimore – ad alcune questioni rilevanti: quali implicazioni ha avuto la “remotizzazione” forzata del lavoro sul benessere dei lavoratori, e quale ruolo hanno giocato a questo proposito le modalità adottate per valutare/gestire la loro prestazione lavorativa e infine quali intenzioni di cambiamento dei sistemi e delle prassi di performance management esprimono le aziende alla luce della sperimentazione forzata del lavoro “agile” durante la pandemia”.

“Il performance management è una delle pratiche centrali di human resource management, – evidenzia la prof.ssa Ylenia Curzi di Unimore – con il progressivo spostamento di attenzione degli studiosi dalla questione della misurazione della prestazione a quella del suo miglioramento, numerose critiche sono state rivolte alle pratiche tradizionali di performance management basate su review annuali. La trasformazione digitale del lavoro sembra aver acuito l’insoddisfazione per le pratiche tradizionali, oggi attraversate da crescenti tensioni, su cui questa seconda survey si è focalizzata”.

Obiettivo dell’Osservatorio è monitorare e analizzare le tendenze nella gestione della performance nelle aziende italiane al fine di comprendere i cambiamenti nella regolazione organizzativa e giuridica del lavoro associati alla digital transformation. L’ipotesi di base è che il performance management costituisca un campo di studio privilegiato per comprendere se e come stiano cambiando il lavoro e l’organizzazione in conseguenza della trasformazione digitale.

Il sondaggio proposto dall’Osservatorio presenta due aspetti peculiari. Il primo è la doppia focale imprese-lavoratori: un questionario rivolto alle imprese ricostruisce il “dato aziendale” (adozione di sistemi/pratiche di performance management, finalità, caratteristiche, utilizzi, criticità, intenzioni migliorative), un questionario rivolto a lavoratori restituisce la loro percezione sui sistemi di performance management di cui sono fruitori. Il secondo è l’interdisciplinarietà: le domande dei questionari sono frutto di una riflessione congiunta e strutturata da parte di accademici di diverse discipline (management, diritto, economia) e di practitioner.

Tra i temi prioritari di indagine, vi sono, da un lato, la relazione tra le caratteristiche dei sistemi e delle pratiche di performance management e la loro efficacia percepita nel promuovere discrezionalità, sviluppo di nuove competenze e quindi comportamenti lavorativi innovativi, questi ultimi considerati variabili chiave ai fini dello sviluppo sostenibile dell’impresa. Dall’altro lato, in che misura tale relazione sia influenzata dal grado di diffusione delle tecnologie abilitanti la trasformazione digitale del lavoro e dell’organizzazione.

Per maggiori informazioni: fmb.performance-management@unimore.it

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