Nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna, nella persona del Sostituto Procuratore dott.ssa Gabriella Tavano, la Squadra Mobile della Questura di Bologna ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un cittadino italiano (D.R. classe 1985) riconosciuto responsabile di tre rapine ad altrettanti supermercati cittadini, commesse nel mese di settembre di quest’anno.

Le rapine sono state compiute tra il 2 e il 26 settembre scorsi, nella zona Porto della città, ovvero in via Saffi, in via Berti e in via Montefiorino. Il rapinatore agiva sempre con le stesse modalità: entrava all’interno del supermercato che aveva intenzione di rapinare con il volto semicoperto dalla mascherina chirurgica, si avvicinava immediatamente alle casse dove, dopo aver simulato di voler acquistare qualcosa, estraeva dalla tasca un coltello e lo puntava alla malcapitata cassiera di turno, facendosi consegnare tutto l’incasso della giornata per poi fuggire repentinamente. Ingente anche la somma di denaro complessivamente asportata nei vari episodi, oltre 2.000 euro.

Alla sequenza, ravvicinata e violenta, delle tre rapine sono seguite immediatamente le indagini che sono state condotte dal personale della locale Squadra Mobile – IV Sezione contrasto al crimine diffuso- che ha analizzato tutte le immagini relative agli episodi delittuosi, ascoltato le vittime e i vari testimoni, finendo per ricostruire con precisione i fatti.

La serrata ricerca dell’autore delle tre rapine ha portato all’individuazione di R.D., già pregiudicato per reati della stessa specie. A quel punto i poliziotti hanno effettuato una perquisizione a casa dell’uomo, dove hanno rinvenuto i vestiti utilizzati durante le rapine e l’arma utilizzata durante la loro commissione:

un coltello di grandi dimensioni di ceramica bianco e verde con il quale minacciava le vittime e che veniva sempre dettagliatamente descritto agli investigatori in sede di denuncia.

La locale Procura della Repubblica nella persona del Pubblico Ministero titolare delle indagini, dott.ssa TAVANO, ha richiesto l’applicazione della misura cautelare che è stata disposta dal GIP del Tribunale di Bologna, dott. Sandro Pecorella, ed eseguita dalla Polizia di Stato.

 

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