I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, in attuazione del dispositivo di vigilanza a tutela della spesa pubblica, hanno eseguito mirati controlli nei confronti di gestori di strutture ricettive operanti nel capoluogo. Le attività istruttorie, coordinate dalla procura regionale della Corte dei conti per l’Emilia Romagna, hanno riguardato ben 146 operatori economici felsinei.
Le fiamme gialle del Nucleo di polizia economico finanziaria hanno così individuato 39 gestori di affittacamere, case vacanze, bed and breakfast, residence e alberghi che hanno omesso di riversare l’imposta di soggiorno all’amministrazione civica bolognese.
Gli accertamenti, effettuati, da un lato attraverso l’applicativo informatico del comune deputato alla gestione dell’imposta di soggiorno (geis), dall’altro incrociando la mole di informazioni così acquisita con le risultanze delle banche dati in uso al Corpo, hanno fatto emergere una rilevante evasione dell’imposta di soggiorno, pari a 186 mila euro e perpetrata tra il 2015 e il 2019.
I gestori sono stati segnalati alla predetta Autorità contabile per i connessi profili di responsabilità amministrativo-contabile.