Lo sportello antiviolenza di Calderara di Reno è realtà. Apre lunedì 7 dicembre dopo mesi di lavoro, nasce dalla collaborazione tra UDI, Unione donne in Italia, e Amministrazione Comunale, e proprio in municipio avrà la sua sede fisica. Lo sportello antiviolenza, ideato come luogo di accoglienza delle situazioni di violenza nei confronti delle donne e punto di ascolto e riferimento nel territorio, sarà aperto ogni primo lunedì del mese in una stanza al piano terra del Comune, in piazza Marconi. L’iniziativa però va aldilà dell’appuntamento mensile: l’obiettivo del Servizio Sociale di Calderara e dell’UDI è quello di farlo diventare un punto di riferimento, perché si radichi nel territorio e permetta alle vittime della violenza di genere di uscire allo scoperto e chiedere aiuto.

Inaugurato proprio ora, in un periodo in cui le violenze domestiche sono aumentate e la pandemia ha accentuato casi di maltrattamento ai danni di donne, lo sportello godrà ora di una diffusione capillare sul territorio. Il volantino che lo pubblicizza riporta la frase “libera dalla violenza, libera nella maternità, libera di lavorare, di muoverti o di restare”, tradotta  in sei  lingue perché raggiunga più donne possibile, e riporta anche tutti i contatti utili, sia nel mondo delle associazioni che tra le forze dell’ordine. Le operatrici volontarie dello sportello lavoreranno a stretto contatto con i legali dell’UDI e con il Servizio Sociale del Comune. “Da tempo come Amministrazione – commenta l’assessore comunale alle Pari Opportunità Maria Linda Caffarri – stavamo lavorando per l’apertura di questo sportello e non posso negare che questa chiusura forzata tra le mura familiari ci ha messo davanti ad un bisogno crescente di questa realtà, perché sempre più spesso chi usa violenza ha le chiavi di casa”. Il punto di ascolto sarà operativo ogni primo lunedì del mese, e risponde al numero 3888947054.

“I numeri della violenza sulle donne – scriveva l’Udi Bologna a commento di un report uscito nel 2019 – sono impressionanti. Discriminazione, autoritarismo, violenza ed odio nei confronti delle donne non sono il passato, ma dominano il nostro presente e fanno regredire la nostra democrazia. ”I dati raccolti dal gruppo di lavoro bolognese dell’associazione nei centri di ascolto riguardano 337 donne residenti nella Città Metropolitana, di cui 274 italiane e 63 straniere: il 66% ha subito violenza ( 183 Italiane, 40 Straniere), il cui autore per il 47% è stato il coniuge, per i 21% l’ex, per il 19% il convivente, per l’11% il fidanzato, e per il restante 1% un amico o il datore di lavoro. Le conseguenze sono profonde: per depressione, perdita di autostima, crisi di panico, disperazione, paura, traumi. Sono numeri locali di un quadro nazionale sempre a livelli di guardia. Se il dato Istat, l’ultimo disponibile, di 6 milioni 788 mila donne tra i 16 e i 70 anni che durante la propria vita ha subito violenza è del 2014, quello relativo agli accessi al Pronto Soccorso si riferisce al triennio 2017-2019: sono stati 19.166, con 16.140 donne coinvolte. Il centro di ascolto di Calderara lavorerà soprattutto sulla prevenzione, cercando al contempo di intercettare anche le situazioni che rimangono sommerse.

 

 

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