Dopo la chiusura della falla di 70 metri dell’argine del Panaro, questa mattina alle 8,30, a 24 ore dall’esondazione a monte dell’abitato di Nonantola, procede nel modenese il lavoro di ripristino e pulizia per garantire la riapertura di ponti e strade e un ritorno progressivo alla normalità.

Si sono appena concluse le riunioni al Centro unificato provinciale di Protezione civile di Marzaglia, per fare il punto della situazione.

“La situazione è sotto controllo, pur nelle indubbie difficoltà generate dalle piene di portata storica che abbiamo registrato ieri- afferma l’assessora regionale alla Protezione civile, Irene Priolo-. I tecnici, coordinati da Aipo, proseguono i lavori per la sigillatura dell’argine del Panaro che potrà consentire un maggior grado di sicurezza ai cittadini di Nonantola, intanto i volontari e il personale della Protezione civile stanno già operando per la pulizia e il ripristino delle strade e delle abitazioni, oltre a raccogliere le segnalazioni dei danni a privati e imprese per l’inoltro della richiesta di stato di emergenza nazionale, d’accordo con il presidente Bonaccini che sta seguendo in modo costante l’evolversi della situazione”.

Da remoto, in contatto col presidente Stefano Bonaccini, oltre a Priolo, la riunione ha visto insieme il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Davide Baruffi, il prefetto di Modena, Pierluigi Faloni, che ha sottolineato l’efficace coordinamento dell’azione messa in campo, il presidente della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei, il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, tutti gli enti locali del territorio, i Consorzi di bonifica, le Forze dell’ordine, i gestori e distributori di Enel e dei servizi di acqua, gas e telefonia.

Al piano superiore del Centro di Marzaglia, l’incontro tecnico coordinato dalla direttrice dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e Protezione civile, Rita Nicolini, per il dettaglio operativo sulle persone ancora evacuate, i lavori di ripristino, la mobilità.

“Ovviamente è importante non abbassare la guardia- prosegue l’assessora, in riferimento alle informazioni meteorologiche in peggioramento-. Occorre proseguire con un puntuale controllo del territorio, il Secchia ha continuato infatti a preoccupare nel corso della notte, non tanto per il rischio di tracimazioni ma per la tenuta degli argini, anche se al momento non ci sono criticità particolari da segnalare. Grazie al lavoro di squadra e alla concreta collaborazione di tutti e alle forze messe in campo, confidiamo di tornare nei prossimi giorni a una situazione di normalità”.

 

Il punto

Al momento non risultano variazioni, rispetto a ieri, sul numero delle persone evacuate (circa 300, 30 in albergo, gli altri in autonoma sistemazione).

È già stata completata la rialimentazione di tutte le utenze elettriche di Castelfranco Emilia, mentre a Nonantola sono circa mille quelle riattivate e si sta lavorando alla riattivazione di quelle rimanenti di famiglie e imprese. In tutta la zona, intanto e grazie all’impegno delle Forze dell’ordine, è stato rafforzato il presidio antisciacallaggio.

A Fossalta sono partiti i lavori per pulire le strade per poi proseguire con le abitazioni. Le operazioni sono svolte a cura del Comune, con il supporto della Regione. Riaperta poco dopo mezzogiorno la via Emilia.

L’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio e la Protezione civile, di concerto coi Vigili del Fuoco e i tecnici del Consorzio della Bonifica Burana, sta definendo l’attuale scenario degli allagamenti con la relativa perimetrazione: un’operazione fondamentale per liberare il prima possibile dall’acqua il territorio. L’obiettivo è sperimentare l’utilizzo della rete di bonifica, particolarmente fitta nella zona interessata, e favorire così il deflusso delle acque. Volontari saranno all’opera per verificare la tenuta dei canali e dei punti di pompaggio a valle, a Sant’Agata Bolognese e a Crevalcore, dove sono già stati portati sacchi di sabbia da utilizzare in caso di necessità.

Al tempo stesso, l’Agenzia regionale di Protezione civile sta organizzando la pulizia delle aree già libere da affidare a squadre composte da personale dei Vigili del Fuoco, Esercito e volontariato – compresa la squadra arrivata dal Piemonte e composta da 36 uomini e donne specializzati con motopompe – con l’obiettivo di accelerare al massimo i lavori e assicurare l’efficienza delle operazioni, per un rapido ripristino della normalità. E da domani a questi si aggiungeranno 14 squadre dalla Lombardia, mentre il Veneto ha dato disponibilità a inviarne, sempre domani, altre 15-20.

Una volta ripulite le abitazioni, i privati potranno depositare rifiuti sul suolo pubblico all’esterno delle proprie abitazioni e i gestori dei servizi si occuperanno del ritiro. I rifiuti elettrici e tecnologici (elettrodomestici, ecc) dovranno essere separati dagli altri rifiuti.

Infine, per quanto riguarda la mobilità, sono stati appena riaperti due ponti sul Secchia – Bacchello e San Martino -, oltre la Via Emilia a Fossalta, dopo i controlli di Anas.

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