In novembre risulta invariata su base tendenziale annua l’inflazione a Modena, che sale invece su base congiunturale mensile (+0,4 % rispetto a ottobre). È quanto emerge dal calcolo dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, sulla base dei prezzi rilevati dal servizio Statistica comunale sul territorio, secondo le disposizioni e norme tecniche stabilite dall’Istat.

Gli indici dei prezzi al consumo di novembre 2020 sono stati elaborati nel contesto determinato dalle misure adottate con il nuovo Dpcm del 3 novembre 2020 per contrastare la nuova ondata della pandemia causata dal Covid-19 e che hanno reintrodotto limitazioni, differenziate a livello regionale, riproponendo, almeno in parte, le criticità del periodo marzo-maggio. L’offerta commerciale di beni e servizi ha subito quindi nuove ulteriori restrizioni e le attività di rilevazione nei punti vendita hanno incontrato nuovamente difficoltà crescenti. Infatti il numero di mancate rilevazioni, pur non toccando i livelli di marzo e aprile, è tornato ad aumentare dopo essere diminuito in particolare nel periodo compreso tra giugno e ottobre.

In novembre, delle 12 divisioni analizzate, se ne registrano tre invariate, “Servizi sanitari e spese per la salute”, “Ricreazione, spettacolo e cultura” e “Istruzione”; il segno più si associa a sette divisioni, mentre ne risultano in diminuzione due. Il quadro sintetico del mese mostra in aumento “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+2,3 %), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,4 %), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+0,4 %), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+0,3 %), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,2 %), “Altri beni e servizi” (+0,2 %), “Abbigliamento e calzature” (+0,1 %).  In calo sono “Trasporti” (-0,7 %); “Comunicazioni” (-0,4 %).

Il calo percentuale più significativo in novembre (-0,7 %) si è registrato per la divisione “Trasporti”: il protrarsi della situazione di emergenza sanitaria continua a incidere pesantemente sul settore, con il trasporto aereo e marittimo che registrano l’ennesima variazione congiunturale negativa, debolmente contrastata dal leggero rialzo sulla spesa per l’acquisto di biciclette e la riparazione e manutenzione dei mezzi di trasporto.

Per contro, la variazione congiunturale nel mese in maggior crescita (+ 2,3 %) è stata rilevata per “Servizi ricettivi e di ristorazione”.

Da segnalare l’incremento della divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,4 %), dovuto a un trend positivo su quasi tutte le classi di spesa che la compongono; tra le quali: vegetali, acque e bevande analcoliche, i condimenti ed i piatti pronti, pane e cereali, zucchero e dolciumi, caffè, tè e cacao. In calo il pesce, i prodotti ittici, gli oli e la frutta.

Lo stesso aumento (+0,4 %) è rilevato per il settore “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili”: la variazione nasce dai rialzi su spese condominiali ed energia elettrica, controbilanciati dai rallentamenti sulle tariffe di gasolio da riscaldamento e combustibili solidi.

Per quanto riguarda “Ricreazione, spettacolo e cultura”, sebbene il comparto risulti stabile nella sua totalità, l’analisi delle varie classi di spesa, fa emergere trend ben differenti. Si registra, infatti, la crescita sulle quotazioni di computer, articoli per il giardinaggio, giochi e giocattoli, articoli di cartoleria e sportivi, mentre appaiono in calo supporti di registrazione, apparecchi di ricezione, fotografici e video, e pacchetti vacanza.

Sul sito del Comune (comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.

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