E’ stato ultimato e dalla prossima primavera sarà fruibile, il Giardino Ducale, antica “Piazza delle Guglie”. Il Giardino Ducale funge da cerniera tra il “Parterre con fontana” del fronte sud del Palazzo Ducale (residenza di caccia della Casata Este fin dal XV secolo) ed il parco pubblico vero e proprio, ultimo margine “organizzato e disegnato” che si attesta a sud del Palazzo. Prima dell’intervento, lo spazio recintato, era lasciato a prato.

Il progetto di riqualificazione ha voluto evocare, riproporre e ricreare lo spirito dell’ultimo giardino realizzato (impianto del settecento), coniugato con lo spirito e le aspirazioni del nostro tempo.

Il grande lavoro di regesto, organizzato del gruppo di progettazione (Progettisti Associati Sassuolo con responsabile l’Arch. Vincenzo Vandelli) ha permesso di raccogliere una corposa documentazione storico-iconografica a supporto delle scelte del progetto di un “Giardino tipico Barocco”(cfr. E. Antonini-I giardini di Sassuolo e della Casiglia da Cesare I a Ercole III d’Este ed il Giardino Ducale di Sassuolo), che si sviluppa secondo uno schema radiale con doppio centro nei due obelischi (con basi quadrangolari in laterizio e le guglie vere e proprie in pietra Lesinese bocciardata e lavorata a bugne) posti equidistanti dall’asse centrale, orientato nel senso nord-sud, che funge da collegamento carrabile e visuale tra il Palazzo (a nord) ed il “Casino Belvedere” a sud, distante dal palazzo poco meno di 4 km.

Gli spazi di forma triangolare, individuati dai percorsi pedonali a doppia stella pavimentati, sono perimetralmente definiti da un sistema alberato composto da varie essenze : pyruscalleriana “Chanticleer”, acer campestre “Elsrijk”, ulmus “Sapporo Autumn Gold”, Populus alba “Bollean”, tutte caratterizzate dall’aspetto della chioma naturalmente contenuta entro forme geometriche che oscillano dal portamento piramidale a quello ovale, al fine di restituire la percezione delle forme volumetriche del giardino barocco, attraverso la riproposizione di viali contornati da vegetazione, che nel periodo storico considerato, era tenuta in forma obbligata dalle forbici dei giardinieri, mentre in chiave moderna resta in forma obbligata per naturale conformazione della chioma.

Il principio di scelta delle piante è stato orientato da:

1.​utilizzo di essenze arboree che caratterizzano il giardino barocco;

2.​scelta di alberature con forme naturalmente piramidali e ovali per consentire di raggiungere il risultato evocativo voluto;

Per la parte arbustiva la scelta delle essenze prunus laurocerasusL. (lauroceraso) e laurusnobilis L. (alloro) è da ricondursi a motivi storici, in quanto trattasi di piante il cui utilizzo è documentato nel giardino della vicina Casiglia.

I percorsi sono improntati ad una spinta naturalità, realizzati in battuto di calcestre, contenuti, rispetto al verde, da lastre in metallo tipo cor-ten infisse nel terreno

Il fronte sud, attestato sul canale di Modena di forma sinuosa a doppia onda (zona esclusa dall’intervento di progetto) è delimitato da una doppia siepe di Phillyrea aungustifolia, in corrispondenza della quale si aprono tre varchi che consentono la libera visuale del parterre che si estende oltre il canale, nel dettaglio: una cancellata posta rispettivamente in corrispondenza della semirotonda terminale del viale centrale e due podi belvedere come terminali dei due viali a destra e sinistra del viale centrale, strutture interamente realizzate in metallo verniciato color cor-ten.

I restanti lati, recintati rispetto agli spazi del parco pubblico posto oltre, sono filtrati da un sistema arbustivo continuo, interrotto solo dal cancello in ferro sull’asse centrale del parco, per permettere il collegamento col parco a sud. Il sistema è nella sua quasi totalità sostanzialmente in piano, tranne il raccordo rialzato sul lato est, verso il viale laterale di attraversamento e collegamento alle antiche scuderie ed alla peschiera.

E’ stata prevista la prossima installazione di pali per l’illuminazione pubblica, che resterà l’unica nota di arredo assieme a dei cestini per rifiuti, escludendo quindi la posa di panchine od elementi di seduta, in modo da poter garantire appieno l’effetto scenico nella sua pura forma geometrica ed ordinata tipica barocca.

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