ROMA (ITALPRESS) – Tutelare il diritto di proprietà rimuovendo la proroga del blocco degli sfratti e ridurre la tassazione sugli immobili. E’ quanto chiede il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’Agenzia Italpress. “Nell’immaginario c’è la solita frase “non mandiamo per strada le persone”, ma se si va a vedere di cosa si tratta si capisce che sono 16 mesi di impossibilità di applicare delle sentenze. Si tratta di situazioni precedenti al Covid quindi parliamo di tempi lunghissimi, la conseguenza è che ci sono beni indisponibili e costituzionalmente è inaccettabile, l’impossibilità di trarre un reddito e addirittura la necessità di pagare le spese condominiali oltre all’Imu. Noi – ha spiegato – non stiamo dicendo “Fate macelleria sociale e buttate fuori tutti” ma di andare a verificare le effettive situazioni di difficoltà che esistono e li cerchiamo di aiutare, ma non a carico del proprietario ma dello Stato. Spesso i più fragili sono proprietari e molti sono in estrema difficoltà”.
Per Spaziani Testa inoltre è necessario ridurre la tassazione sugli immobili: “Ce ne sono tanti diversi dalla prima casa che non sono espressione di lusso ma spesso sono ereditati, si trovano in piccoli centri e hanno un peso di tassazione notevole. Passare dai 9 miliardi dell’Ici del 2011 ai 22 miliardi dell’Imu di questi anni – ha aggiunto – non ha solo comportato un peso solo sui proprietari ma sull’intera economia, persino sulle garanzie delle banche ed effetti a catena sui consumi. Tassiamoli meno e vedremo effetti positivi anche sull’economia”.
Secondo il presidente di Confedilizia per rivalutare il patrimonio immobiliare è necessario anche migliorarlo dal punto di vista della sicurezza, dell’efficienza energetica, delle infrastrutture per favorire il raggiungimento di certi centri sia dal punto di vista dei trasporti che dell’aspetto digitale.
“Il Superbonus del 110% è un’ottima iniziativa che si aggiunge ad altre. E’ dal punto di vista della semplicità che ha qualche mancanza e c’è qualche aspetto da curare meglio, in generale il sistema non lo inquadrerei nella categoria bonus ma in quella degli incentivi”, ha concluso.
(ITALPRESS).

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