“E’ mancata collaborazione”. E’ categorica la posizione di ANVA (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti) Confesercenti Modena: “Se il Consozio avesse lavorato da subito insieme alle associazioni di categoria probabilmente il risultato finale sarebbe stato più vantaggioso per tutti e la tensione minore. Se arriverà a una riduzione del canone nel 2021 come da delibera comunale lo si deve solo ed esclusivamente al lavoro incessante e costante messo in campo da Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio, e non da altri. Finalmente – sempre grazie ad anni di pressing da parte delle associazioni – è stata inserita in convenzione la tracciabilità delle somme di denaro gestite dal Consorzio per conto del Comune, così come i pari diritti tra i soci e non soci del Consorzio”.

La riduzione del canone è vista da ANVA Confesercenti come un utile primo passo, ma ancora insufficiente a risollevare le sorti di un mercato da mesi in profondo rosso a causa delle restrizioni dovute alla pandemia: “Se guardiamo agli incassi giornalieri quelli del mercato del lunedì di Modena sono tra i più bassi della provincia. Ci sono  operatori che non fanno cassa se non con poche decine di euro, insufficienti anche solo a coprire i costi vivi di posteggio, furgone, rifiuti. E’ palese che non sia possibile per gli ambulanti continuare a lavorare in questa situazione”.

ANVA Confesercenti Modena fa appello a misure più incisive, che devono essere messe in campo in primis proprio dal Consorzio degli ambulanti: “Quello che chiediamo al Consorzio ora è un segnale concreto: una forte riduzione dei costi di gestione, a vantaggio di tutti gli operatori del mercato”.

 

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