Il livello del fiume Po si è alzato di quasi 3,5 metri nelle ultime 24 ore sotto la spinta della nuova ondata di maltempo che con precipitazioni intense e vento forte ha colpito la Penisola. E’ quanto emerge dal monitoraggio del livello idrometrico effettuato dalla Coldiretti a Boretto in provincia di Reggio Emilia mentre a Modena sono stati chiusi in via precauzionale ponti sul fiume Secchia.
La Protezione civile ha lanciato l’allerta rossa per la pianura reggiana in Emilia-Romagna evidenziando anche il rischio di criticità idrogeologiche e idrauliche da nord a sud del Paese, a causa della vasta area depressionaria. La situazione del più grande fiume italiano – sottolinea la Coldiretti – è rappresentativa dello stato dei corsi d’acqua che si gonfiano per le piogge e lo scioglimento del manto nevoso con il rischio di allagamenti diffusi nelle campagne e nelle città.
Lungo la Penisola sono ben 91,3% dei comuni italiani hanno parte del territorio in pericolo di dissesto idrogeologico, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ispra. Su un territorio fragile – continua la Coldiretti – si abbattono i cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. L’anno appena iniziato conta già 27 eventi estremi tra grandinate, tornado, nevicate anomale, valanghe e bombe d’acqua che hanno colpito lungo tutta la Penisola provocando danni nelle città e nelle campagne ma anche vittime, secondo l’analisi della Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).