Il territorio a supporto della sanità pubblica, un leitmotiv che con l’emergenza Covid si ripete sempre più spesso, andando a rinsaldare un legame già forte. Come quello che Mirandola ha saputo creare nei decenni con il suo ospedale e che ancora oggi permette di contare su nuove strumentazioni e tecnologie avanzate, a vantaggio della qualità di assistenza al paziente.

In questo solco si inserisce la donazione effettuata dall’impresa mirandolese CIMA SpA in collaborazione con l’associazione La Nostra Mirandola: tre sistemi per ventilazione non invasiva per arricchire la dotazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. La ventilazione non invasiva è una strategia terapeutica utilizzata in caso di insufficienza polmonare, non solo a causa del Covid-19 ma anche per le patologie croniche dell’apparato respiratorio.

“Sono strumenti estremamente utili in questo particolare periodo, ma anche per il prossimo futuro, in vista dell’istituzione dell’Unità Operativa di Medicina d’urgenza – sottolineano Giuseppe Licitra e Stefano Toscani, rispettivamente responsabile della Direzione medica e direttore del Pronto Soccorso del Santa Maria Bianca –. Ringraziamo di cuore ancora una volta La Nostra Mirandola, che da anni sostiene l’ospedale di Mirandola con donazioni di rilevante importanza, e l’azienda CIMA SpA, una realtà del territorio che ha voluto fare sentire la propria vicinanza alla sanità in questo momento delicato”.

(Nella foto di gruppo: al centro le donatrici Prof. Nicoletta Vecchi Arbizzi, Presidente dell’associazione La Nostra Mirandola ODV, e Nicoletta Razzaboni, AD di CIMA SpA, insieme a, tra gli altri, Giuseppe Licitra, responsabile della Direzione medica del Santa Maria Bianca, Stefano Toscani, direttore del Pronto Soccorso, Angelo Vezzosi, Direttore del Distretto di Mirandola)

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