Siamo sicuri che ogni cittadino di Sassuolo apprezza iniziative e progetti che ne valorizzano il nome e la notorietà. A condizione, aggiungiamo noi, che non siano proposte buttate lì, propagandistiche, tanto per far vedere che si sta facendo qualcosa. Eppure questo è quello che sembra per  questo progetto, alla luce della poca chiarezza e genericità dei contenuti espressi. E a questo proposito sorprende non poco la sarcastica supponenza dell’Assessore Malagoli a cui era stato chiesto di spiegare meglio questo progetto denominato “I Sassolini”.

Sorprende anche perché, da parte sua, ci si sarebbe aspettato maggiore apertura, umiltà, tanta pazienza, e lungimiranza.  Invece, di fronte ad un progetto ambizioso e complesso come quello annunciato dalla Giunta l’assessore ha risposto mettendo insieme tanti argomenti e ragionamenti che nulla avevano a che fare con il tema in questione.  Confermando,  involontariamente,  una delle tesi riportate nel libro di Baricco “The Game” che  lui stesso ha voluto citare a proprio merito: la banalizzazione della complessità. Ovvero la superficialità.

Confondendo il significato di brand d’impresa, brand di prodotto e brand territoriale.  O con esempi surreali  come il brand Sassuolo per cui, se fosse possibile pagare una royalty ogni volta che viene usata la parola Sassuolo in ambito commerciale, si risolverebbero tanti problemi a partire dei debiti di SGP.  Purtroppo la superficialità delle argomentazioni dell’assessore emerge anche nel concetto di offerta turistica locale. Per un dialogo privilegiato con la Galleria Ferrari di Maranello per portare i visitatori anche a Sassuolo, sostiene l’assessore,  è indispensabile  fare una proposta turistica locale giusta, corretta e dignitosa. Ma senza spiegare che cosa vuole dire, chi la deve costruire questa offerta, con quali risorse, in quanto tempo ecc.

Al momento  si sa però una cosa: che il progetto “I Sassolini” è una specie di esca per trovare finanziamenti. Altrimenti il progetto, di cui al momento si conoscono solo generiche dichiarazioni, non parte. Noi non dubitiamo delle buone intenzioni dell’assessore. Però  sarebbe più onesto dire che al momento il tutto si traduce in una specie di fiera, dedicata al sassolino ed alla sassolina. Poi si vedrà.

(Partito Democratico – Sassuolo)

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